"Ciò che serve - sollecita il sociologo - è piuttosto un metodo, quello dell’ex-odos (un esodo, un uscire) e del syn-odos (un sinodo, un camminare insieme), che permetta di attraversare, abitandole, la mancanza (a essere) e il desiderio di altri che continuano a interpellare l’uomo contemporaneo"
"Bisogna smettere - ammonisce monsignor Alberto D’Urso, segretario della Consulta nazionale antiusura - di nascondere la testa sotto la sabbia. Il mondo politico non può dire che sono finiti i soldi allorquando si tratta di aiutare i poveri. Deve sapere che lo stiamo giudicando con la vicinanza che hanno verso le famiglie, che possono essere restituite all’economia reale. Se vuole azzerare i debiti degli operatori del commercio, lo faccia anche per i debiti delle famiglie"
"Uno dei fattori maggiormente traumatici - afferma suor Veronica - è stato l’abbandono della routine. Si permetta loro di ritrovare il “solito posto” per reintegrare così la perduta “normalità”
"È indispensabile - sottolinea Raffaella Milano, direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children - l’avvio immediato di un piano di contrasto alla povertà minorile che sostenga i bambini in tutte le dimensioni della loro crescita, dal diritto alla salute a quello all’istruzione. Gli strumenti che si stanno mettendo in campo in questa fase – dal Piano nazionale ripresa e resilienza sino al nuovo dispositivo della ‘Child Guarantee’ appena varato al livello europeo – devono assumere questo come obiettivo prioritario per scongiurare un drammatico aumento delle disuguaglianze"
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