"Un lievito vecchio è stato tolto - sottolinea monsignor Valentinetti -, un lievito nuovo deve nascere per essere una nuova comunità piena d’amore, piena di slancio, piena di passione per l’annuncio del Vangelo, per una nuova evangelizzazione, per un rinnovare i nostri mezzi, per portare Cristo fino agli estremi confini della terra"
"Andiamo avanti insieme – raccomanda il Pontefice -, perché il cammino delle religioni sia sempre più amichevole. L’Altissimo ci liberi dalle ombre del sospetto e della falsità; ci conceda di coltivare amicizie solari e fraterne, attraverso il dialogo frequente e la luminosa sincerità delle intenzioni. Non cerchiamo finti sincretismi concilianti, ma custodiamo le nostre identità aperti al coraggio dell’alterità, all’incontro fraterno. Solo così, nei tempi bui che viviamo, potremo irradiare la luce del nostro Creatore"
"È una grande tentazione – ammonisce il Papa -. Quante volte aspiriamo a un cristianesimo da vincitori, a un cristianesimo trionfalistico, che abbia rilevanza e importanza, che riceva gloria e onore. Ma un cristianesimo senza croce è mondano e diventa sterile"