“Il governo finanzi la ricostruzione a L’Aquila e nelle altre zone terremotate”
"È stato fatto un percorso molto importante con il governo – riconosce monsignor Russo - per semplificare la legge sulla ricostruzione, in particolare delle chiese. Ci aspettiamo che queste misure trovino efficacia con finanziamenti riferiti anche alla ricostruzione delle chiese"

Un appello affinché «adotti anche misure di finanziamento per la ricostruzione non solo a L’Aquila o nel Centro Italia, ma anche in Sicilia, dove sono stati fatti danni rilevanti, al di là della particolarità di una Regione a statuto speciale». Lo ha rivolto al governo monsignor Stefano Russo, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, al termine della conferenza stampa di chiusura del Consiglio episcopale dei vescovi italiani, che si è svolta ieri nella Sala Marconi della Radio Vaticana.
Citando l’anniversario dei dieci anni dal terremoto a L’Aquila, il segretario generale della Cei ha reso noto che: «È stato fatto un percorso molto importante con il governo – riconosce il presule – per semplificare la legge sulla ricostruzione, in particolare delle chiese. Ci aspettiamo che queste misure trovino efficacia con finanziamenti riferiti anche alla ricostruzione delle chiese. Per permettere a questo patrimonio così importante, per la comunità cristiana e per la comunità civile, di rinascere ci aspettiamo che venga attivata la ricostruzione in modo effettivo ed efficace».
Un’esortazione rivolta con l’auspicio che il tutto possa avvenire, possibilmente, entro l’estate: «Perché durante l’inverno sarà più difficile lavorare – conclude monsignor Stefano Russo -. Adottare anche le misure finanziarie per favorire la ricostruzione in tutte le zone terremotate – l’ulteriore richiesta della Cei al governo – nella logica dell’attenzione alle persone e alla comunità».