Il social network preferito dalle famiglie - secondo il rapporto del Centro internazionale studi sulla famiglia - è WhatsApp, dove è presente la maggior parte dei collegamenti familiari (l’82%). Su Facebook, invece, sono poco più della metà (51,4%). L’applicazione di messaggistica istantanea è anche il social in cui gli intervistati sono più presenti con un profilo attivo
"Insegnare e imparare sta diventando sempre più pericoloso, con la vita di studenti, docenti e accademici spesso a rischio – afferma Diya Nijhowne, direttore esecutivo della Coalizione -. Scuole e università dovrebbero essere spazi sicuri e protetti, ma forze e gruppi armati continuano a trasformarle in siti di intimidazione e violenza"
"La violenza contro i bambini è sempre stata pervasiva e ora le cose potrebbero peggiorare - afferma Henrietta Fore, direttore generale Unicef -. Lockdown, scuole chiuse, restrizioni alla libertà di movimento hanno lasciato troppi bambini bloccati con coloro che li maltratta, senza gli spazi sicuri che le scuole normalmente avrebbero offerto. È urgente ampliare gli sforzi per proteggere i bambini in questi periodi e non solo, designando gli operatori dei servizi sociali come essenziali e rafforzando le linee di assistenza all’infanzia"
"Non spegnere la speranza con surrogati inefficaci - esorta il Papa -. Aspiriamo continuamente a un “di più” che nessuna realtà creata ci può dare. Sentiamo una sete grande e bruciante a tal punto, che nessuna bevanda di questo mondo la può estinguere. Di fronte ad essa, non inganniamo il nostro cuore, cercando di spegnerla con surrogati inefficaci! Ascoltiamola, piuttosto! Facciamone uno sgabello su cui salire per affacciarci, come bambini, in punta di piedi, alla finestra dell’incontro con Dio"