"Nel bel mezzo del turbine - ribadisce il Papa -, il cristiano non deve perdere la speranza, pensando di essere stato abbandonato. C’è infatti in mezzo a noi Qualcuno che è più forte del male, più forte delle mafie, delle trame oscure, di chi lucra sulla pelle dei disperati, di chi schiaccia gli altri con prepotenza… Qualcuno che ascolta da sempre la voce del sangue di Abele che grida dalla terra"
Grazie per questi tre anni in cui, sulla spinta di Papa Francesco – afferma il cardinale presidente della Cei e arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi -, si è provato a camminare insieme, a costruire un itinerario. È stato un camminare con coloro che abbiamo trovato sulla strada, ma anche un momento di recupero di consapevolezza, di interiorità, nella necessità di riaccordarci con le domande fondamentali con cui ci confrontiamo quotidianamente