"Si tratta di vivere concretamente le beatitudini - sostiene il cardinale Bassetti -, e dire ai giovani “Guarda che la tua sorte mi interessa, per quanto mi è possibile denuncio il male che ti è fatto e soprattutto. La tua lotta è la mia lotta, e la mia solidarietà, assieme a te, è capace di sviluppare dinamiche creative incredibili”. Questi giovani hanno diritto di sapere, dalla Chiesa, che chi trasforma il loro posto di lavoro in una trincea quotidiana fa l’opera del demonio, non quella di Dio"
"Sono noti - denuncia Paola Ricci Sindoni - gli effetti deleteri di questa droga, chiamata falsamente “leggera” e l’espressione per “uso ricreativo” è una ingenuità ipocrita che nasconde dietro le parole le drammatiche conseguenze del suo uso irresponsabile"
"Il vaccino non basta - sottolinea monsignor Tommaso Valentinetti -. Si deve continuare ad esercitare un’attenzione, che non deve fare abbassare la guardia. Non è il momento dello scoraggiamento, così come non lo è dell’allarmismo, portando alla confusione e alla paura. E quest’ultima, in particolare, è a sua volta portatrice di gesti e situazioni non controllabili. La paura viene dal Maligno, dal diavolo, ed è il modo per mettere in difficoltà le persone. Non dobbiamo dimenticare che, nel paradiso terrestre, quando l’uomo sente i passi di Dio nel giardino, ha paura perché si è accorto di essere nudo. Non vorrei che ci stessimo prendendo la stessa paura di fronte al Covid, perché pensiamo di essere nudi, di non essere coperti"
L’attenzione agli ultimi e alla sofferenza degli altri, indicata dal 72%, e la cultura della misericordia, segnalata dal 65% del campione rappresentativo dell’universo cattolico, rappresentano il valore principale dell’Anno santo voluto da Francesco. Quasi otto su dieci intervistati hanno compiuto nel 2016 un gesto di solidarietà.
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