È bene - si legge negli Orientamenti pastorali - che ogni Chiesa particolare offra anche a loro la possibilità di vivere in prima persona, anche se a livello locale, una ‘festa della fede’, un evento forte di testimonianza, di comunione e di preghiera analogo a quelli internazionali, che hanno profondamente segnato l’esistenza di tanti giovani in ogni parte del mondo"
"Intercediamo sì – conclude l'arcivescovo Valentinetti -, intercediamo chinati ancora una volta di fronte a questa grotta di Betlemme e invochiamo Spirito Santo e luce per i potenti di questo mondo. Invochiamo Spirito Santo e luce per chi tiene le sorti in mano della cosa pubblica, per chi tiene in mano le sorti del bene comune, perché realmente sulla loro responsabilità grava un’ora pesante e terribile. Non voglio essere profeta di sventura, ma è la ricerca di una preghiera intensa e di un’intercessione, quella che fa parlare stanotte il mio cuore di pastore. Ci assista l’intercessione di Maria e di San Giuseppe, che hanno adorato quel Bambino, e ci insegnino la vera adorazione. Amen"