A messa con i senzatetto
Una messa in ricordo dei senza fissa dimora che hanno perso la vita. È questa la volontà della della comunità di Sant’Egidio di Pescara che invita tutti, domani, domenica 12 marzo, alle 12, nella chiesa di via Vespucci della città adriatica per la celebrazione eucaristica in memoria di tanti clochard morti per strada e per un momento conviviale con i senzatetto locali che seguirà all’orazione comunitaria.
«È dalla morte di Modesta Valenti – spiega in un comunicato Roberta Casalini, responsabile della sezione pescarese del movimenti di solidarietà – che la comunità Sant’Egidio ricorda gli amici morti per strada, senza dimora. La morte di questi fratelli, a causa del freddo e della condizione difficile di vita, è una ferita per tutti noi. Una città che accoglie i piccoli avrà su di sè la benedizione del Signore».
Emilio, Domenico e i nomi di altri senzatetto defunti verranno citati nella messa in suffragio presieduta da monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne, offriranno ricordi, preghiera e speranza, saranno occasione per continuare ad intessere relazioni di prossimità e famigliarità con chi vive situazioni di grave precarietà, ma, quel lungo e tragico elenco non potrà non suscitare interrogativi sulla nostra indifferenza.
«Attraverso il servizio delle mense, le cene itineranti, i luoghi di accoglienza – continua la Casalini invitando tutti a farsi amici dei poveri- vogliamo favorire rapporti di familiarità nel tentativo di migliorare le difficili condizioni di vita di questi cari amici. La storia di Modesta che a 71 anni si sentì male nella stazione Termini e non fu soccorsa a bordo dell’ambulanza, perché sporca e piena di pidocchi, non può rimanere solo una storia: deve porre domande e offrire possibilità di crescita nella solidarietà e nell’attenzione all’altro».
