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“Insegnate ai bambini a fare il segno della croce e a messa niente telefoni”

“Eh, padre, ma le messe sono noiose - la possibile obiezione proposta dal Pontefice -. La Messa no, i preti - la risposta - Che si convertano i preti!"

Lo ha affermato stamani Papa Francesco, presiedendo l’udienza generale in piazza San Pietro, davanti a 13 mila fedeli

Papa Francesco

«Voi avete visto come i bambini si fanno il segno della croce? Non sai se è un segno di croce o un disegno». Lo ha detto il Papa stamani, conversando a braccio con i 13 mila fedeli presenti in piazza San Pietro per l’udienza generale: «Proviamo a porci alcune semplici domande – l’invito del Papa a proposito delle celebrazione della Messa -. Per esempio, perché si fa il segno della croce e l’atto penitenziale all’inizio della Messa? E quelle letture, perché stanno lì? Perché si leggono e che c’entrano? Oppure, perché a un certo punto il sacerdote che presiede la celebrazione dice “In alto i nostri cuori?” Insegniamo ai bambini a fare bene il segno della croce. Così incomincia la Messa, così incomincia la vita, così incomincia la giornata. Questo segno vuol dire che noi siamo redenti con la Croce del Signore. Guardate i bambini e insegnate loro bene a fare il segno della croce».

Ma al di là di questa indicazione, il Santo Padre si è soffermato ulteriormente sull’importanza di vivere bene la Santa messa: «L’Eucaristia – spiega – è un avvenimento meraviglioso nel quale Gesù Cristo, nostra vita, si fa presente. Partecipare alla messa è vivere un’altra volta la passione e la morte redentrice del Signore. È una teofania».

I fedeli in piazza San Pietro per l’udienza generale

Eppure, la partecipazione non è sempre così sentita: «Il Signore è lì con noi presente – ammonisce Papa Bergoglio – ma tante volte andiamo in giro, guardiamo le cose, chiacchieriamo fra noi mentre il sacerdote celebra l’Eucaristia. Non celebriamo vicino a Lui, ma è il Signore! Se oggi venisse qui il presidente della Repubblica o una persona molto importante nel mondo – l’esempio scelto dal Papa parlando a braccio – sicuramente tutti saremmo vicini a lui, vorremmo salutarlo… Se vai a Messa, lì c’è il Signore, e tu sei distratto, giri… è il Signore!».

Ma le obiezioni che potrebbero essere poste non mancano: «“Eh, padre, ma le messe sono noiose – la possibile obiezione proposta dal Pontefice -. La Messa no, i preti – la risposta – Che si convertano i preti! Ma è il Signore che sta lì».

E a messa niente telefonini. È stato il perentorio invito del Papa: «Il sacerdote, mentre celebra – denota Papa Francesco – dice in alto i nostri cuori. Non dice “In alto i nostri telefonini” per prendere la fotografia. È una cosa brutta!». Poi il riferimento diretto all’esperienza personale: «A me dà tanta tristezza – conclude -, quando celebro in piazza o in basilica, vedere tanti telefonini alzati: non solo quelli dei fedeli, ma quelli dei preti e anche dei vescovi. La Messa non è uno spettacolo. È andare all’incontro della Passione e della Risurrezione del Signore. Niente telefonini!».

About Davide De Amicis (4359 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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