"Nessuno escluso - ammonisce il Papa -. Le diocesi, le parrocchie, gli istituti di vita consacrata, le associazioni e i movimenti, come i singoli cristiani, tutti siamo chiamati ad accogliere i fratelli e le sorelle che fuggono dalla guerra, dalla fame, dalla violenza e da condizioni di vita disumane. Tutti insieme siamo una grande forza di sostegno per quanti hanno perso patria, famiglia, lavoro e dignità"
"L’impegno di Caritas Italiana e della rete Caritas nazionale e internazionale – sottolinea monsignor Redaelli - non conosce confini, perché vede in primo luogo le persone. L’impegno nel corso dell’anno passato si è sviluppato in Italia come all’estero, sempre nell’ottica dell’accompagnamento delle persone e delle comunità, della promozione della pace e della riconciliazione"
"Per poter ascoltare la voce dello Spirito e non arrestare il processo – raccomanda Francesco -, facendo attenzione a non volerlo forzare imponendo scelte che sono frutto di visioni ideologiche, sarà utile la condivisione, tanto più nel clima del cammino sinodale, delle esperienze di questi anni"