"Purtroppo – denuncia Nunzia De Capite, sociologa di Caritas italiana - la retorica dei furbetti ha prodotto il fatto che la gente si vergogna di riceverlo, come se fossero dei ladri. Questo è un effetto che non si doveva creare"
Il Santo Padre ha concluso la catechesi con un appello rivolto ai fedeli: "Essere evangelizzatori coraggiosi e gioiosi – esorta Papa Francesco -, capaci di impregnare le nostre case del Vangelo e renderle cenacoli di fraternità, dove accogliere il Cristo vivo che viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo"
"Da questo colonnato che abbraccia Roma e il mondo, scenda su di voi - afferma il Papa nella preghiera di affidamento -, come un abbraccio consolante, la benedizione di Dio. Signore, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori. Ci chiedi di non avere paura. Ma la nostra fede è debole e siamo timorosi. Però Tu, Signore, non lasciarci in balia della tempesta. Ripeti ancora “Voi non abbiate paura”. E noi, insieme a Pietro, “gettiamo in Te ogni preoccupazione, perché Tu hai cura di noi”
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