"Dio ci guarda così - spiega il Papa -. Non vede in noi degli sbagli irrimediabili, ma vede dei figli che sbagliano. Cambia l’ottica, non si concentra sugli sbagli, ma sui figli che sbagliano. Dio distingue sempre la persona dai suoi errori. Salva sempre la persona. Crede sempre nella persona ed è sempre pronto a perdonare gli errori. Sappiamo che Dio perdona sempre. E ci invita a fare lo stesso a non ricercare negli altri il male, ma il bene"
"Tutti i giorni abbiamo l’occasione per allenarci a perdonare: "Per vivere - esorta il Pontefice - questo gesto tanto alto che avvicina l’uomo a Dio. Come il nostro Padre celeste diventiamo anche noi misericordiosi, perché attraverso il perdono vinciamo il male con il bene, trasformiamo l’odio in amore e rendiamo così più pulito il mondo"
"Mi piacerebbe - auspica don Marco - che la Gior nata dei poveri fosse la Giornata mondiale delle comunità che accompagnano i poveri. Non perché voglio spostare il focus, ma perché altrimenti il rischio è che noi celebriamo la povertà, ma noi non la vogliamo celebrare. E poi poveri lo siamo tutti. E da poveri, appunto, siamo chiamati, come dice Papa Francesco, a essere ministri della speranza"
"Villa Carmine - commenta Corrado Di Battista, presidente della Commissione urbanistica - è un quartiere molto popoloso, che negli anni ha aumentato i suoi residenti, arrivando a 10 mila persone. È evidente che si è ampliata anche la comunità dei fedeli e quindi realizzare spazi più ampi, non solo per le celebrazioni, ma soprattutto per offrire ai ragazzi e agli anziani aree dove poter stare, insieme è molto importante"
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