Il liceo classico premia l’eccellenza

Sono stati 11 studenti, che nel precedente anno scolastico hanno frequentato la prima classe liceale riportando i voti più alti, i protagonisti della ventottesima edizione del Premio “Federica Fracassi”, la manifestazione organizzata dal Liceo classico “D’Annunzio” di Pescara, in memoria dell’alunna che frequentava proprio il primo liceo quando, nel 1984 all’età di 16 anni, un grave tumore le tolse la vita, ma non l’amore ed il ricordo di familiari, alunni e docenti.
Così Vittoria Mascioli, classe 1°A, Irene Bianchi, classe 1°B, Andrea Schirato, classe 1°C, Gaia De Lisi, classe 1°D, Giulia Ciarcelluti, classe 1°E, Maria Rossella Ciccone, classe 1°F, Claudia Ciccolini, classe 1°G, Martina Di Bartolomeo, classe 1°H, Lorenzo Urbani, classe 1°I, Camilla Vadini, classe 1°L, e Alfredo Bruno, classe 1°M, hanno ricevuto la meritata borsa di studio, un assegno da 500 euro, dalle mani dell’emozionato Aurelio Fracassi: «Con questo premio – ha spiegato commosso il padre di Federica – vorremmo che nostra figlia potesse rivivere. Questo è l’unico sentimento che mi assale, che Federica non sia morta, ma viva».
Un premio raro, quest’ultimo, forse l’unico in tempi di crisi ad elargire un contributo economico messo a disposizione dalla Fondazione “Federica Fracassi”, con il contributo della Fondazione “Pescarabruzzo”: «Con quest’evento – ha riflettuto Luciana Vecchi, il dirigente scolastico – i genitori hanno ricordato la propria figlia tra i giovani, nell’ambiente in cui stava scolasticamente crescendo, anche per indicare un percorso di vita positivo, fatto di studio, impegno, formazione e informazione, agli studenti che frequentano attualmente».
E infatti l’aula magna del liceo classico, è stata gremita fino all’ultimo dei suoi 300 posti dagli alunni che hanno partecipato
attivamente ad uno spazio d’approfondimento dedicato proprio alla cura ed alla prevenzione dei tumori, curato dal professor Marco Lombardo, direttore del Dipartimento di Oncologia dell’ospedale Civile ed ex studente del liceo. Una relazione, che è solo un’appendice dell’ormai abituale percorso formativo di prevenzione oncologica, che i ragazzi della scuola seguono per il terzo anno: «La prevenzione migliore – ha confermato il luminare – va fatta tra i banchi di scuola, con gli studenti che riportano le nozioni apprese a familiari ed amici, divenendo operatori di prevenzione».
Hanno quindi ricordato Federica Fracassi l’assessore comunale alla Cultura Elena Seller, ma soprattutto Fabrizio Rapposelli, che della studentessa fu compagno di scuola: «Federica – ha raccontato l’assessore provinciale all’Istruzione – era un’amica simpatica e compagnona. La ricordo con grande piacere».