"Può insegnare ai giovani d’oggi - sottolinea Padre Francesco D'Incecco - che riconoscere e curare i propri talenti è sicuramente una cosa che riempie la vita. Quest’ultima, però, può essere segnata dalla sofferenza, ma Carlotta ci dice che – ciononostante - è possibile cercare e vivere ancora la bellezza della vita"
"Tante famiglie – raccontano i neocatecumenali – sono state ricostruite o rinsaldate, tanti giovani e adolescenti hanno trovato una concreta risposta al loro disagio, tanti anziani hanno vinto la solitudine. Molti membri del Cammino della nostra diocesi, grati per il bene ricevuto, si offrono come presbiteri, religiose e missionari laici. Vi sono anche intere famiglie disposte a trapiantarsi in terre lontane dove mancano segni visibili di fede cattolica"