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La notizia al tempo dei social network

Fabio Zavattaro, giornalista Rai, si è confrontato sull’evoluzione della notizia e dei media intervenendo a “S.o.s. vogliono informarmi”

A più di un anno da quel 23 Ottobre 2010, data di nascita de “LaPorzione.it”, ne è passata di acqua sotto i ponti: sono crollati regimi, caduti governi, franate colline e città sotto metri di fango spinto del maltempo e dall’incuria. Un anno di notizie che la nostra testata on-line ha letto, analizzato, condiviso, approfondito e commentato al meglio delle sue possibilità offrendo, dal “frammento”, la visone del “tutto”, come afferma il nostro slogan.

Così, per spegnere la nostra prima candelina, l’idea è stata quella di invitare tutti gli interessati, lettori o meno, al convegno dal tema “S.o.s. vogliono informarmi – Carta o rete: istruzioni per entrare nella notizia”, svoltosi sabato pomeriggio presso il Centro Emmaus di Colle San Donato a Pescara, un appuntamento voluto per comprendere e far comprendere meglio il sistema mediatico-informativo nei suoi ambiti, tecnico, etico ed umano,  alla presenza di Fabio Zavattaro, giornalista e vaticanista del Tg1.

Il confronto, moderato dal direttore de “LaPorzione.it” nonché dell’ufficio Comunicazioni Sociali dell’arcidiocesi di Pescara-Penne Simone Chiappetta, si è aperto con una riflessione legata alla teoria eucentrica che tutti hanno dell’informazione: «Noi – ha spiegato Zavattaro – siamo preoccupati solo di quello che ci accade intorno, sotto casa, senza considerare ciò che avviene più lontano. Ma con la globalizzazione, il crollo dei mercati, tutto questo sta cambiando e cominceremo ad interessarci anche di quello che avviene in altri parti del mondo».

Il dibattito è stato scandito dalla lettura dei titoli, estrapolati dai siti web, dei maggiori quotidiani italiani così da delineare meglio i contorni di una notizia e capire come essa può essere trattata: «La notizia – ha sottolineato il vaticanista del Tg1 – non ha colore, non ha sfumature, la notizia è notizia. Se noi continuiamo ad avere la capacità di raccontare l’evento in quanto tale, rispondendo alle cinque domande chi, che cosa, dove, come e quando, saremo in grado di raccontare bene ciò che accade e faremo un buon servizio a lettori ed ascoltatori».

Zavattaro durante il convegno

E nell’era dell’informazione tecnologica, con le notizie che ormai si diffondono attraverso i social network, come Facebook e Twitter, o mediante i telefonini, viene da chiedersi quale sarà il futuro dell’informazione, ma soprattutto quello dei mezzi d’informazione pensando anche alla carta stampata: «Credo – ha riflettuto Fabio Zavattaro – che tutti gli strumenti del comunicare abbiano un futuro, devono solo capire come orientarsi in questo mondo che sta cambiando. Carta stampata, televisione e radio devono capire come raccontare i fatti nel mondo di internet e dei social network. Soltanto quando, a questi, saremo capaci di trovare una via alternativa, potremo fare un lavoro adeguato».

Favorite da un clima disteso e colloquiale, dal pubblico, non sono mancate le domande rivolte al giornalista, anche per scoprire il “segreto” per essere costantemente dei buoni comunicatori: «Bisogna essere – ha risposto l’inviato Rai – curiosi e continuare a cercare, perché cercando si scoprono le cose e facendolo, il giorno in cui smetterò di emozionarmi, allora vorrà dire che avrò finito di fare questo mestiere».

About Davide De Amicis (4359 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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