Una società all’alba del cambiamento
La vera crisi sociale, economica e politica deve ancora arrivare e farà mettere in discussione le giovani generazioni, orientandole a costruire un mondo civicamente serio e coscienzioso, meno consumistico, dando vita ad una svolta epocale che lo cambierà in meglio.
È questa la tesi, quasi una profezia, annunciata ieri a circa 200 studenti frequentanti il terzo anno del Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Pescara dal professor Franco Cardini, docente di Storia medievale presso l’Istituto italiano delle scienze umane di Firenze, nel corso di una lezione che sarebbe dovuta essere incentrata sul senso della ricerca storica e sul rapporto tra l’Occidente cristiano e l’Oriente islamico, ma che in realtà seppur prendendo spunto da questi concetti è andata oltre rivisitando gli scenari socio-culturali odierni, aprendo gli occhi alla sua giovane platea sul cambiamento che presto li vedrà protagonisti: «In questo accidenti di Paese – ha esordito il professor Cardini parlando agli alunni – gli insegnamenti si vanno perdendo e voi siete stati allevati con il principio che esistono dei diritti e che ognuno fa quello che vuole. Un contesto che sarebbe gradevole, per quanto renderebbe questo mondo una giungla».
Un situazione, che deve indurre a scoprire le cause della crisi, proprio leggendo la storia. Osservando poi l’Italia di oggi in crisi d’identità economica e culturale, è facile comprendere le “malattie” croniche, secolari, che attanagliano il nostro Paese rendendolo la nazione fragile che abitiamo: «Rileggendo il Libro Cuore – ha confermato il professor Franco Cardini – è possibile apprendere le storie dei migranti italiani, 14 milioni su una popolazione complessiva di 30, trasferitisi all’estero ai tempi dell’unità d’Italia per sfuggire alla povertà. Loro sarebbero rimasti in Italia se i governi dell’epoca avessero varato una riforma agraria».
Oggi non sono più gli italiani a migrare ma la povertà, quella sì, è sempre la stessa e in futuro si farà sentire ancora per via della crisi internazionale, legata alla nuova emergenza petrolifera frutto dell’attuale embargo imposto all’Iran, che potrà moralizzare questa società: «Noi adulti – ha concluso Cardini – abbiamo cresciuto questi giovani dandogli molti oggetti di consumo e poche ragioni per pensare. Per questo, in loro, sta crescendo un’insoddisfazione che li porterà a prendere ad abbandonare le posizioni individualiste, con le quali sono stati allevati, per prendere posizioni civicamente più serie e responsabili».