Nel 1966 la prima esecuzione della cosiddetta «Messa beat» segnò un vero punto di svolta nella musica liturgica. In una chiesa su cui spirava il vento variabile del Concilio Vaticano II, quell’esperimento musicale divise il popolo cattolico sull'introduzione della musica leggera nella liturgia, tanto che S.S Paolo VI durante il suo difficile pontificato fu chiamato a pronunciarsi in merito.Tra continuità o discontinuità la prima «messa beat» innescò indirettamente un processo spontaneo che cambiò dal basso il modo di suonare e cantare nelle parrocchie italiane.
"Tra loro - spiega il Papa - si devono parlare con parresìa: questo è il principio che ha salvato la Chiesa primitiva, il coraggio di Paolo di dire le cose, il coraggio degli apostoli di discutere tra loro"