Unità dei cristiani: “Solo camminando insieme saremo operatori di pace”
"A monte delle nostre storie, diverse e spesso divise, delle nostre diverse prospettive- affermano le Chiese cristiane in un messaggio congiunto -, c’è la stessa vocazione da parte dell’unico Signore Gesù Cristo, che tutti chiama all’obbedienza della fede. La comunione che viviamo, il dialogo che promuoviamo e l’unità che cerchiamo non sono dunque basate sui nostri buoni propositi, ma sulla comune chiamata a ricevere e testimoniare l’amore di Dio in Cristo"

Quella che intercorrerà tra sabato 18 e sabato 25 gennaio 2025 sarà una Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani più solenne ed importante di quanto già non lo sia ogni anno. Infatti quest’anno ricorre innanzitutto l’anniversario dei 1700 anni della formulazione del Credo di Nicea (325 d.C.) e poi in questa occasione il tradizionale messaggio che introduce l’appuntamento, dal tema “Credi tu questo?” (Giovanni 11,26)”, porta più firme come deciso dalla seconda “Conversazione spirituale tra Chiese cristiane in Italia”.
Oltre a quella del vescovo di Pinerolo e presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo della e il dialogo interreligioso della Cei monsignor Derio Olivero, del pastore e presidente della Federazione Chiese evangeliche in Italia Daniele Garrone e del metropolita della Sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia Polycarpos, il testo è stato sottoscritto anche dal vescovo anglicano della diocesi in Europa (Chiesa d’Inghilterra), dai responsabili della Chiesa armena, della Chiesa copta di Roma e di Milano, dall’Esercito della Salvezza, dalla moderatora della Tavola valdese e dall’amministrazione delle parrocchie della Chiesa ortodossa russa (Patriarcato di Mosca) in Italia. Ci sono anche le firme del Decano della Chiesa evangelica luterana in Italia, del presidente dell’Unione Cristiana evangelica battista d’Italia, del Coordinatore della Comunione delle Chiese libere, del vescovo della diocesi ortodossa romena, del presidente dell’Opera per le Chiese evangeliche metodiste in Italia, del rappresentante della Chiesa serbo ortodossa e del vescovo Chiesa evangelica della Riconciliazione.
A tal proposito, martedì 21 gennaio a Napoli queste Chiese cristiane si ritroveranno nell’ambito di un incontro ecumenico nazionale, che nel 2026 assumerà la forma di un Simposio nazionale: «Questo ci ricorda – si legge nel messaggio delle Chiese cristiane in Italia – che a monte delle nostre storie, diverse e spesso divise, delle nostre diverse prospettive, c’è la stessa vocazione da parte dell’unico Signore Gesù Cristo, che tutti chiama all’obbedienza della fede. La comunione che viviamo, il dialogo che promuoviamo e l’unità che cerchiamo non sono dunque basate sui nostri buoni propositi, ma sulla comune chiamata a ricevere e testimoniare l’amore di Dio in Cristo».
Un messaggio che, attraverso un videomessaggio, è stato commentato dal vescovo di Pinerolo e presidente della Commissione episcopale per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei: «Potrei descrivere questo messaggio con uno slogan – osserva monsignor Derio Olivero -, “un segno per un sogno”. Qual è il segno? Che a differenza degli altri anni, il messaggio di quest’anno porta in calce tantissime firme. Sono le firme di tutti i leader delle Chiese che sono in Italia e dei vari responsabili. È un segno che ci dice che questo messaggio è stato costruito, scritto insieme ed è stato firmato da tutte le Chiese. E questo è un segno per un sogno. Il sogno è l’unità nella diversità, un cammino comune, un cammino di fraternità».
Un cammino del quale, a detta del presule, c’è un urgente bisogno in questa nostra società: «Riuscire a testimoniare il cristianesimo in una società, l’Occidente – denota monsignor Olivero -, dove non è più così scontato e semplice dire il cristianesimo. Sicuramente un modo fondamentale è quello di dirlo insieme, in modi diversi. È sicuramente una bella chance per il futuro del cristianesimo, ma anche un aiuto alla pace e alla coesione sociale. Ne abbiamo un immenso bisogno, perché è solo camminando insieme che possiamo essere operatori di pace in questo nostro contesto».
GLI EVENTI PESCARESI DELLA SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITA’ DEI CRISTIANI
E anche la Chiesa di Pescara-Penne celebrerà al meglio la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, coordinata dal direttore dell’Ufficio per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso don Achille Villanucci, che sabato 18 gennaio alle 18.30 verrà aperta nella Cattedrale di San Cetteo a Pescara dalla veglia ecumenica di preghiera intitolata “Spalanchiamo tutti le nostre porte”. Inoltre, lunedì 20 gennaio alle 18.30 nel salone della chiesa dello Spirito Santo a Pescara, ci sarà la commemorazione del teologo valdese Paolo Ricca (venuto a mancare lo scorso 14 agosto 2024), moderata dall’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti, con gli interventi del teologo monsignor Giuseppe Lorizio e del teologo valdese Gianni Genre.

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