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Ebola: “A rischio 8,5 milioni di minori in Africa”

L’agenzia Onu stima che 8,5 milioni di giovani sotto i 20 anni vivano nelle aree colpite da Ebola in Guinea, Sierra Leone e Liberia. Di questi, 2.5 milioni hanno meno di 5 anni

E’ l’allarme lanciato dall’Unicef che si è appellata alla comunità internazionale, affinché si reperiscano 200 milioni di dollari per agevolare le cure

L’Unicef ha lanciato ieri un nuovo appello per 200 milioni di dollari per rispondere all’epidemia di Ebola che ha ucciso oltre 2.400 persone e distrutto molte comunità in Africa occidentale. Quest’ultimo è parte di un più ampio appello per sei mesi di 987,8 milioni di dollari che i governi e le agenzie umanitarie richiedono per combattere la malattia.

Afshan Khan, direttore Unicef programmi d'emergenza

Afshan Khan, direttore Unicef programmi d’emergenza

L’agenzia Onu stima che 8,5 milioni di giovani sotto i 20 anni vivano nelle aree colpite da Ebola in Guinea, Sierra Leone e Liberia. Di questi, 2.5 milioni hanno meno di 5 anni: «L’Ebola – spiega Afshan Khan, direttore Unicef per i programmi di emergenza – sta uccidendo persone e sta compromettendo il loro futuro. A causa dell’Ebola stanno chiudendo le scuole, i sistemi sanitari franano e il tessuto della società è minacciato. È una crisi di proporzioni enormi».

Dei 200 milioni di dollari, circa 65 serviranno ai programmi in Liberia, circa 61 milioni in Sierra Leone e più di 55 in Guinea. Altri 10 milioni serviranno ai paesi vicini per far fronte ad una potenziale epidemia all’interno del proprio territorio.

I restanti sono necessari per coordinare le operazioni a livello regionale. Lavoro con le comunità, informazioni corrette sulla malattia, fornitura di strutture igieniche e per l’acqua, supporto sanitario e psicosociale ai bambini: questa la risposta dall’Unicef sin dai primi giorni dello scoppio dell’epidemia.

About Davide De Amicis (4525 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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