“Gli sprechi alimentari costano all’Italia 12,5 miliardi di euro l’anno”
"La nuova legge - sottolinea la Coldiretti - rafforza il lavoro di contrasto, facendo crescere la consapevolezza dei consumatori rispetto alle abitudini alimentari, semplifica le donazioni per le aziende e, per la prima volta, anche per l’agricoltura svolge un ruolo da protagonista, attraverso le donazioni dirette agli indigenti"
«Gli sprechi alimentari costano all’Italia 12,5 miliardi che sono persi per il 54% al consumo, per il 21% nella ristorazione, per il 15% nella distribuzione commerciale, per l’8% nell’agricoltura e per il 2% nella trasformazione».
È quanto afferma Coldiretti nel commentare positivamente la nuova legge contro gli sprechi alimentari alla Camera, per contribuire a raggiungere nel 2016 l’obiettivo di ridurre gli sprechi alimentari in Italia di un milione di tonnellate: «Un target raggiungibile anche grazie alla maggiore sensibilità con il 53% degli italiani che – sottolinea l’associazione di categoria – ritiene infatti che il contenimento degli sprechi alimentari dipenda soprattutto dalle scelte dei consumatori, con il 46% che sostiene possano essere combattuti con una migliore pianificazione della spesa».
La situazione resta tuttavia grave e in media ogni italiano ha buttato nel bidone della spazzatura ben 76 chili di prodotti alimentari durante l’anno: «La nuova legge – sottolinea la Coldiretti – rafforza il lavoro di contrasto, facendo crescere la consapevolezza dei consumatori rispetto alle abitudini alimentari, semplifica le donazioni per le aziende e, per la prima volta, anche per l’agricoltura svolge un ruolo da protagonista, attraverso le donazioni dirette agli indigenti».
Dopo che anche il Parlamento francese ha approvato definitivamente lo scorso 3 febbraio una serie di misure contro lo spreco di cibo, l’iniziativa italiana è tra l’altro coerente gli obiettivi dell’Unione europea: «Dove – ricorda Vytenis Andriukaitis, commissario europeo alla Salute e alla sicurezza alimentare – lo spreco alimentare si stima ammonti a circa 100 milioni di tonnellate l’anno».
Tutti i Paesi Ue hanno sottoscritto l’impegno del nuovi target di sviluppo sostenibile dell’Onu, che prevede di dimezzare lo spreco alimentare per il 2030 in ogni passaggio della filiera, dal campo alla tavola.