Unitalsi Pescara: nove detenuti in servizio al Santuario di Loreto
"I detenuti - sottolinea Federica Bucci, presidente della sottosezione di Pescara dell'Unitalsi - hanno l’occasione di avere un rapporto diretto con la società, di uscire dalle loro celle e andare incontro ai loro fratelli malati e con disabilità per aiutarli a vivere l’esperienza del pellegrinaggio. Questo è lo scopo del progetto e il motivo per cui è così importante per noi"
Si chiama “Oltre le barriere” il progetto che oggi e domani sta consentendo alla sottosezione di Pescara dell’Unitalsi di portare nove ragazzi, detenuti nella Casa circondariale di Pescara, in pellegrinaggio al Santuario di Loreto. L’iniziativa è promossa dalla stessa sottosezione pescarese nell’ambito del pellegrinaggio regionale unitalsiano.
I detenuti sono affiancati da due esterni e stanno svolgendo attività di servizio al fianco degli altri volontari dell’associazione. Sono ormai quattro anni che la sottosezione dell’Unitalsi di Pescara ha avviato la collaborazione con il carcere, prima portando “pellegrina” la Madonna di Lourdes e l’anno successivo la Madonna di Fatima: «Dal 2017 – spiega una nota dell’Unitalsi – è stato realizzato quello che era un forte desiderio. Coinvolgere i detenuti al servizio all’altro. Ciò è stato possibile attraverso l’amicizia con suor Livia Ciaramella, responsabile dei percorsi rieducativi all’interno dell’istituto di pena. I nove ragazzi, individuati in base al loro percorso e alla loro storia giudiziaria, hanno risposto con entusiasmo».
Il mese scorso i giovani sono stati coinvolti in tre momenti d’incontro e formazione: il primo con il focus sull’associazione e Lourdes, il 10 giugno; il secondo su Loreto, il 17 giugno; e il terzo sul servizio di volontariato, il 24 giugno, con particolare attenzione al refettorio e all’esterno nel contesto delle celebrazioni del pellegrinaggio, i servizi in cui saranno impiegati i detenuti: «Non è la prima volta che coinvolgiamo i detenuti nelle nostre iniziative – spiega Federica Bucci, presidente della sottosezione di Pescara dell’Unitalsi –. Dall’anno scorso partecipano anche a eventi come la Giornata nazionale, che accoglie i volontari segnalati dalle educatrici o in affido ai servizi sociali, che sono a fine pena. Siamo molto grati a Franco Pettinelli, l’ex direttore del carcere, grazie al quale tutto questo è stato possibile, e salutiamo con gioia la nuova direttrice, Lucia Di Feliciantonio. Siamo certi che in futuro ci saranno tante occasioni per migliorare la nostra collaborazione con nuove modalità e proposte».
Andare oltre le barriere, dunque, per l’Unitalsi pescarese significa superare quelle del carcere: «Quelle del pregiudizio – conclude la Bucci -, quelle causate dalla malattia e dalla disabilità – conclude Bucci –. I detenuti hanno l’occasione di avere un rapporto diretto con la società, di uscire dalle loro celle e andare incontro ai loro fratelli malati e con disabilità per aiutarli a vivere l’esperienza del pellegrinaggio. Questo è lo scopo del progetto e il motivo per cui è così importante per noi».