Sinodo: “L’iniziazione cristiana sia meno dottrinale e più esperienziale”
"Per poter cambiare delle strutture, dei meccanismi, degli stili comunitari – afferma monsignor Castellucci - è essenziale, come è emerso in questi tre anni di Cammino, che i battezzati si formino. Non dobbiamo pensare alle aule scolastiche, alle facoltà universitarie, certo anche questo, ma dobbiamo pensare ad una formazione nel quotidiano, nelle nostre comunità, una formazione che passa attraverso relazioni di maggiore accoglienza, attraverso gruppi di ascolto della Parola di Dio, attraverso servizi di carità, di attenzione agli ultimi"
In vista della prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia, che avrà luogo – dopo tre anni di cammino sinodale – da venerdì 15 a domenica 17 novembre prossimi nella basilica di San Paolo fuori le mura a Roma, ieri è intervenuto l’arcivescovo di Modena-Nonantola e presidente del Comitato nazionale del Cammino sinodale monsignor Erio Castellucci, lanciando una pista di riflessione visti gli imminenti lavori.
In particolare il presule, intervenendo in video sul canale YouTube della Conferenza episcopale italiana, ha parlato di formazione: «Per poter cambiare delle strutture, dei meccanismi, degli stili comunitari – afferma monsignor Castellucci – è essenziale, come è emerso in questi tre anni di Cammino, che i battezzati si formino. Non dobbiamo pensare alle aule scolastiche, alle facoltà universitarie, certo anche questo, ma dobbiamo pensare ad una formazione nel quotidiano, nelle nostre comunità, una formazione che passa attraverso relazioni di maggiore accoglienza, attraverso gruppi di ascolto della Parola di Dio, attraverso servizi di carità, di attenzione agli ultimi».
Per l’arcivescovo di Modena-Nonantola, tutto questo è formativo: «In Italia – precisa il presidente del Comitato nazionale del Cammino sinodale – è emerso il tema della iniziazione cristiana, che da noi riguarda soprattutto i bambini e i ragazzi, ma che di per sé è plasmata sugli adulti. Si chiede che l’iniziazione cristiana sia meno dottrinale, meno scolastica e più esperienziale».
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