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Ogni giorno a male 50 milioni di alimenti

E’ questo, secondo Coldiretti, il danno più grave provocato dallo sciopero dei tir in Italia

Cinquanta milioni di euro, al giorno, in prodotti alimentari vanno in deperimento a causa dello sciopero dei tir. In particolare, parliamo di latte, fiori, frutta e verdura che quotidianamente lasciano aziende agricole stalle per raggiungere i mercati e le industrie di lavorazione arrivando, infine, sugli scaffali dei negozi e supermercati.

Frutta e verdura al supermercato

È questo l’allarme lanciato da Coldiretti dopo aver svolto un’analisi sulle conseguenze dello sciopero dei mezzi pesanti, che sta bloccando o rallentando la circolazione in Italia, dove l’86% delle merci viaggia su strada. Infatti, secondo l’associazione dei coltivatori diretti, ogni giorno si muovono a bordo di camion e tir circa 525mila tonnellate di prodotti agricoli e alimentari, dei quali poco meno del 10% sono deperibili: «I produttori agricoli – spiegano gli esperti di Coldiretti – sono costretti a smaltire a proprie spese il prodotto che marcisce o a svenderlo, mentre i consumatori sono costretti a fare i conti con gli scaffali vuoti e il rischio di effetti speculativi sui prezzi che cominciano a farsi sentire sugli ortaggi».

E il nostro Paese, oltre agli ingenti sprechi e all’economia, in tutto questo ha da perderci anche in credibilità, con la grande distribuzione europea pronta a sostituire i prodotti “Made in Italy” con quelli provenienti da Paesi come la Spagna, nel settore ortofrutticolo, o l’Olanda, per ciò che concerne il mercato dei fiori. Paesi, questi ultimi, direttamente concorrenti della produzione “Made in Italy”:«La situazione di difficoltà dell’economia è reale – concludono i vertici di Coldiretti – a partire dal caro gasolio che è costato solo alle aziende agricole 400 milioni in un anno, ma la crisi in queste condizioni rischia di aggravarsi e occorre far ripartire al più presto la circolazione».

About Davide De Amicis (4359 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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