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La Caritas abruzzese dice stop alla povertà

A Pescara il convegno regionale Caritas in occasione della Giornata Mondiale per la Lotta alla Povertà

i relatori del convegno

Un dibattito che ha fatto sedere intorno allo stesso tavolo Chiesa locale, scuola, volontariato e istituzioni, per rilanciare il tema della lotta alla povertà. Tutto questo, ieri mattina, è stato “Povertà zero, agisci ora”, il convegno regionale organizzato dal Gruppo Mondialità della Caritas Abruzzo – Molise, ospitato nella sala consiliare a Palazzo di Città.

Il dibattito, aperto agli studenti del liceo scientifico pescarese “Galileo Galilei” e dell’Itc “Emilio Alessandrini” di Montesilvano, ha discusso su quanto fatto e quanto ancora da fare per raggiungere i quattro obiettivi posti dalle Nazioni Unite nella “campagna del millennio” attiva dal 2002, aumentare l’aiuto pubblico allo sviluppo, eliminare il debito dei paesi poveri, modificare le regole dello scambio internazionale a favore di questi ultimi, trasferire le tecnologie, e ridurre la povertà nel mondo entro il 2015:«É assurdo – esclama monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara – che oggi il 20% della popolazione consumi l’80% delle risorse disponibili, mentre al restante 80% della popolazione, sfortunata, resti il 20% dei beni.

Ultimamente, solo in Italia, i poveri sono aumentati di 500.000 unità. Ormai, quello della povertà è un fenomeno che ci interpella da vicino». I dati sono allarmanti:«Nel mondo – spiega Fabrizio Cavalletti, responsabile dell’ufficio Afriche di Caritas Italiana – troviamo 2,7 miliardi di persone che vivono con meno di 2 dollari al giorno, di cui un miliardo soffre la fame, contrapposti ai 1.100 uomini più ricchi, con all’attivo molto più di quei 2,7 miliardi. Per non parlare dei 1.531 miliardi di dollari spesi, recentemente, in armamenti. Insomma, è evidente che di fronte a casi, la povertà il lascia posto all’ingiustizia di doversi confrontare con un modello economico generatore di poveri e disuguaglianza».

Una grande attenzione è stata quindi rivolta allo stato di “salute” del continente africano, su cui è intervenuto il sindaco di Pescara, di ritorno dal Togo per l’inaugurazione di un orfanotrofio:«Qualche imbecille della politica – ha polemizzato sarcasticamente Luigi Albore Mascia – ha detto che ero a fare un viaggio, ma andare in Togo non vuol dire andare a Montecarlo, dove si trovano case a buon prezzo. Noi, abbiamo stanziato 60.000 euro l’anno per 5 o 6 progetti che creino infrastrutture per migliorare la vita di queste popolazioni».

Successivamente, un ulteriore contributo alla riflessione è giunto da chi, in Africa, ci ha vissuto per 10 anni in missione:«Laddove – spiega in una video-intervista padre Giulio Albanese, comboniano e direttore della rivista “Popoli e Missione” – l’ingordigia dei potenti crea instabilità, mediante lo sfruttamento delle risorse locali per meri interessi di parte, solo l’informazione potrà far sì che il divario fra nord e sud del mondo non aumenti ancora».

Comunque, gli ultimi vent’anni hanno fatto registrare risultati positivi nell’ottica di una drastica riduzione della povertà estrema nel mondo, tanto da raggiungere con ampio margine l’obiettivo dell’anno 2015:«Nonostante paesi come il nostro – illustra Marta Guglielmetti, coordinatrice per l’Italia della “campagna del millennio” – donino solo lo 0,16% del Prodotto Interno Lordo in aiuto pubblico allo sviluppo , contrariamente allo 0,7% previsto, la percentuale di popolazione vivente con meno di un dollaro al giorno, che nel 1990 partiva dal 46%, arriverà a toccare quota 15% fra cinque anni, rispetto all’obiettivo minimo previsto del 23%».

About Davide De Amicis (4380 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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