Caritas, verso nuovi e più efficaci modelli di integrazione e inclusione per i migranti
Oggi primo giugno chiude la struttura comunale di Via Valle Furci a Pescara adibita a Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) per migranti richiedenti asilo e protezione internazionale e gestita dalla Fondazione Caritas Onlus dell’Arcidiocesi Pescara-Penne. La decisione, presa nell’ottica di rendere sempre più inclusiva l’integrazione dei migranti, consentirà di aderire a modelli e contesti più efficaci di accoglienza.
«Il CAS era l’unico modo per rispondere ad un’emergenza che si era creata – dichiara don Marco Pagniello, direttore della Fondazione Caritas Onlus – ora l’intenzione è quella di superare questo tipo di accoglienza che, concentrando un gran numero di persone nelle stesse strutture, non permette adeguati percorsi di integrazione e inclusione sociale atti a garantire dignità e opportunità ai migranti richiedenti asilo e protezione, cosa invece possibile con il sistema SPRAR».
Il Centro di Accoglienza Straordinaria di Via Valle Furci è nato nel gennaio 2017 in risposta all’emergenza sbarchi dell’estate 2016. Molte donne e bambini erano sparsi in diversi centri determinando una situazione di criticità e promiscuità, pertanto su richiesta del Prefetto, La Fondazione Caritas e il Comune di Pescara si sono attivati per farsene carico. Nel corso dell’attività sono state 57 le donne e 8 i minori ospitati, provenienti per la maggior parte da Nigeria, Etiopia e Costa d’Avorio.
«Vorrei ringraziare – continua don Pagniello – tutti coloro, volontari, parrocchie, associazioni ed esercizi commerciali della zona, che hanno contribuito attivamente e rendere l’accoglienza un’esperienza estremamente positiva ed un arricchimento per il territorio».