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AA.VV. Cercansi “santi” sacerdoti

Promosse 60 ore di adorazione per la santificazione sacerdotale

Per festeggiare il 60° anniversario di ordinazione presbiterale di Benedetto XVI, che ricorre il prossimo 29 giugno, solennità dei santi Pietro e Paolo apostoli, la Congregazione per il Clero ha richiesto a tutti i vescovi del mondo di promuovere nella loro diocesi 60 ore di adorazione eucaristica per la santificazione dei sacerdoti e impetrare il dono di nuove e sante vocazioni.

«I presbiteri dell’arcidiocesi di Pescara-Penne – spiega don Vito Cantò – hanno raccolto per primi questo invito, dedicando alla suddetta intenzione di preghiera l’ora di adorazione eucaristica comunitaria dell’ultimo ritiro del clero dell’anno pastorale in corso, che si è svolto a Bucchianico presso il santuario di san Camillo de Lellis lo scorso martedì 21. Per l’occasione l’ufficio liturgico diocesano – di cui don Vito è il direttore – ha predisposto, in collaborazione con il movimento Pro Sanctitate uno schema di adorazione, consegnato a tutti i sacerdoti e disponibile sul sito diocesano, perché sia ripetuto in ogni Parrocchia, Istituto religioso, Associazione, Gruppo e Movimento, possibilmente venerdì 1 luglio, solennità del Sacro Cuore di Gesù e giornata della santificazione sacerdotale. E’ quanto mai significativa questa straordinaria corona di preghiera e di comunione, che da tutte le parti del mondo intende circondare il Santo Padre di affetto e gratitudine, mentre si implora da Dio il dono di sacerdoti santi. Non c’è che una tristezza, quella di non essere santi” scriveva il francese Leon Bloy – ricorda don Vito – e questo è tanto più vero per i sacerdoti, che sono chiamati in modo particolare a santificare il popolo di Dio nell’esercizio del loro ministero e prima ancora con la testimonianza di una vita totalmente donata e pienamente realizzata. Dobbiamo avere il coraggio di prendere sul serio le parole del Signore Gesù “Santifico me stesso, perché gli altri siano santificati” (cfr Gv 17,19) e l’umiltà e la perseveranza di chiedere questa grazia a Dio, autore e coronatore di ogni santità».

In un tempo in cui si guarda ai sacerdoti per scandagliarne parole e comportamenti, a volte addirittura con sospetto e diffidenza, diventa quasi sovversivo credere alla loro santificazione e affidarsi alla potenza imperscrutabile della preghiera. Accettiamo questa sfida, perchè – come diceva il servo di Dio Guglielmo Giaquinta, vescovo – «l’amore è rivoluzione».