Il fuoco minaccia Bussi sul Tirino

Ieri, intorno all’ora di pranzo, sembrava sotto controllo il vasto incendio di bosco sviluppatosi, da due giorni, a Bussi sul Tirino, nel pescarese, dapprima nei pressi della stazione ferroviaria per poi propagarsi sulla collina retrostante l’azienda chimica “Solvay”, anche a causa del forte vento che ha alimentato le fiamme.
Al contrario, nonostante un canadair della Protezione Civile ed un elicottero del Corpo Forestale dello Stato abbiano effettuato decine e decine di lanci d’acqua sul rogo fin dalle prime ore del giorno, l’incendio ha ripreso vigore continuando a divorare, nel pomeriggio, altri ettari di vegetazione saliti ormai a 14, il doppio rispetto a quelli bruciati ieri. E a dimostrazione della vastità del fronte di fuoco, c’è la consistenza della nube di fumo che vi si sprigiona visibile, rendono noto alcuni automobilisti, perfino da Collecorvino, nel versante opposto della provincia di Pescara.
La situazione, dunque, a Bussi resta critica e sul posto, al tramonto di ieri, operava ancora un canadair appoggiato a terra da più squadre dei Vigili del Fuoco, giunte dai distaccamenti di Alanno e Popoli, affiancati dai volontari della Protezione Civile di Lettomanoppello e Bussi sul Tirino. E se tutto questo non bastasse, nel pomeriggio di ieri, alcune squadre di Protezione Civile e Vigili del Fuoco, hanno dovuto abbandonare le rispettive postazioni, per procedere allo spegnimento di altri due roghi sviluppatisi ancora in Val Pescara, a Caramanico Terme e ad Abbateggio, entrambi di sterpaglie e non minacciosi per le case.
A proposito di abitazioni, le poche ubicate ai piedi della collina incendiata vengono costantemente presidiate dai soccorritori pronti ad evacuarle, così come permane il presidio alla “Solvay”. Purtroppo, con la notte, le operazioni di spegnimento si sono dovute interrompere, data l’orografia del terreno che richiede l’esclusivo intervento di mezzi aerei, impossibilitati al volo notturno. Le operazioni di spegnimento sono poi riprese stamani.