"Sarebbe bello - riflette don Francesco Santuccione, abate di San Cetteo - se di queste giornate non ce ne fosse bisogno ma i poveri, italiani e stranieri, bussano alle porte delle nostre chiese ogni giorno a tutte le ore, in cerca di sostegno materiale e spirituale. D’altra parte è un bel gesto quello di aiutare facendo una spesa più grande, per dare qualcosa al fratello o alla sorella che è nel bisogno. Come dice il Vangelo “Avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere"
L’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici sicuri è stato interrotto in molti luoghi a Vanuatu, anche nei centri di evacuazione ed è alto il rischio di malattie trasmesse dall’acqua. L’Unicef sta sostenendo il Governo per fornire contenitori per l’acqua, compresse per la potabilizzazione, sapone e servizi igienici temporanei o latrine"
Il cambiamento ha bisogno di tutti e deve partire dal contrasto alla mafia politica ed economica: "Sono altamente intrecciate tra loro - avverte don Ciotti -. Minacciano la nostra libertà, non permettono di conoscere. Bisogna collaborare con le istituzioni, avere il coraggio della denuncia"
Lo sciopero delle scuole cattoliche in Israele ci ricorda i “vuoti” della riforma italiana della “buona scuola”, e le violazioni nel mondo del diritto di scelta educativa delle famiglie.
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