"È convinzione diffusa dell’universo giovanile - si legge nel rapporto - che la Chiesa sia troppo statica, e che dovrebbe innanzitutto cambiare la narrazione, rendendola meno astratta e più incisiva"
"San Giuseppe - sottolinea il Papa - rappresenta un’icona esemplare dell’accoglienza dei progetti di Dio. La sua è però un’accoglienza attiva. Mai rinunciatario o arrendevole, egli non è un uomo rassegnato passivamente. Il suo è un coraggioso e forte protagonismo. Possa egli aiutare tutti, soprattutto i giovani in discernimento, a realizzare i sogni di Dio per loro. Possa egli ispirare l’intraprendenza coraggiosa di dire ‘sì’ al Signore, che sempre sorprende e mai delude!"
"Non possiamo più tollerare - conclude Giacomo Guerrera, presidente dell’Unicef Italia - la continua perdita di vite umane. Dobbiamo assicurare a tutti i bambini migranti e rifugiati assistenza e protezione, ma soprattutto un futuro. Non possiamo avere sulla coscienza il rischio di una generazione perduta"