L’Abruzzo invecchia e parla straniero
La popolazione abruzzese è aumentata e allo stesso tempo invecchiata. Lo attesta il quindicesimo Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, presentato ieri nell’ambito di un convegno presso la Prefettura di Pescara, condotto dall’Istat anche in Abruzzo nell’estate 2011.
In base alle rilevazioni, al 9 ottobre 2011, la popolazione ammontava a 1.307.309 unità facendo registrare un incremento del 3,6% rispetto al dato di 1.262.392 residenti fatto registrare nell’ultimo censimento effettuato dieci anni fa. Un lieve aumento di 44.917 unità dovuto, però, esclusivamente alla presenza straniera dato che, nell’ultimo decennio, i cittadini italiani sono diminuiti di 1.775 unità mentre gli stranieri sono aumentati di 46.692 unità.
Esaminando poi il contesto delle quattro province è emerso come siano quelle di Teramo, con un +6,6%, e di Pescara, con un +6.5%, quelle in cui si è riscontrato un incremento maggiore. Incrementi più lievi, si sono quindi avuti anche nella provincia di Chieti, con un +1,5% e in quella di L’Aquila, con un +0,3%: «Il censimento in Abruzzo – ha spiegato Giorgio Stassi, direttore regionale dell’Istat – è stato condotto nei mesi di Luglio e Agosto 2011 facendo rilevare una risposta dell’utenza pari al 100%, superiore al dato nazionale del 94%, confermando la sua validità».
Una validità sottolineata dal Prefetto di Pescara: «Questa non è solo una raccolta dati – ha riflettuto Vincenzo D’Antuono -, ma una ricchezza che consente alle istituzioni di compiere scelte decisive per la collettività». Tornando ai dati sulla composizione della popolazione abruzzese, sono le donne a prevalere contandosi 94,3 uomini ogni 100 donne, il che tradotto in cifre significa 634.397 uomini e 672.912 donne. Ma il dato più eclatante è indubbiamente quello riferito all’invecchiamento degli abruzzesi, con gli over 65 anni passati dai 258.233 del 2001 agli attuali 283.619 e gli ultracentenari aumentati del 119,3%.