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Quattro volontari, un mese, al servizio degli ultimi

E’ questa la finalità del progetto “In un altro mondo” della Cei, che selezionerà quattro giovani volontari da inviare in altrettante periferie del mondo nelle quali mettersi al servizio

Si apriranno il 30 aprile le selezioni di quattro giovani volontari che intendano vivere e raccontare un’esperienza di vita vera, un mese al servizio degli ultimi, dei dimenticati, alla fine del mondo. La Conferenza episcopale italiana ha avviato il progetto “In un altro mondo”, un contest per avvicinare i giovani al mondo della Chiesa in generale ed al mondo delle missioni e dell’aiuto al prossimo in particolare: «Il progetto di comunicazione – si legge in una nota dell’Ufficio nazionale Cei per le comunicazioni sociali -, mira a controbilanciare la vacuità dei tanti reality show che purtroppo in Italia imperversano, con un certo successo, in televisione. Se i reality sono stati concepiti per coinvolgere gli spettatori senza farli riflettere troppo, noi vogliamo fare esattamente l’opposto, coinvolgere e far riflettere».

Matteo Calabresi, responsabile Promozione sostegno economico Cei

Matteo Calabresi, responsabile del Servizio per la Promozione del Sostegno economico alla Chiesa cattolica, spiega: «Vorremmo dare ad alcuni giovani l’opportunità di vivere un’esperienza di volontariato e di toccare con mano la carità in alcune opere nei Paesi in via di sviluppo, che hanno ricevuto i fondi della Chiesa cattolica e vivere così un’esperienza di vita diversa, più ricca di valori». La selezione dei candidati avverrà sul web, attraverso il sito www.inunaltromondo.itI selezionati potranno vivere un’esperienza di volontariato collaborando per un mese alle attività della struttura che li accoglierà.

Di questo lavoro saranno “testimoni” attraverso la pubblicazione, sul sito, del materiale multimediale che avranno raccolto nella loro esperienza di vita “in un altro mondo”. La selezione rimarrà aperta fino al 1° giugno: i quattro giovani prescelti partiranno, tra la fine di luglio e i primi di settembre, alla volta della Casa della Provvidenza che accoglie bambine di strada a Calcutta in India, del centro Kivuli per i bambini degli slum di Nairobi gestito dall’associazione Amani in Kenya, delle diverse strutture di Medici con l‘Africa Cuamm in Mozambico, della Little Nazareth home per bambine a Manila, nelle Filippine.

About Davide De Amicis (4359 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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