“Siate catechisti felici: la felicità sconfigge anche le potenze del male”
Se siamo ammusoniti - osserva monsignor Valentinetti - di fronte alle persone a cui vogliamo trasmettere la fede non solo con le parole, ma anche con le opere, con la preghiera e con l’impegno in mezzo al mondo, certamente qualcosa dobbiamo rivedere perché solo nella dedizione al Signore, fonte di ogni bene, possiamo avere felicità piena e duratura"
«Il tuo aiuto Signore ci renda sempre lieti nel tuo servizio: catechisti lieti, gioiosi, pieni di entusiasmo, caricati al massimo, perché solo se contagiano amore consegnano amore».
Lo ha affermato domenica sera l’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti, pronunciando l’omelia della Santa messa in cui ha conferito il mandato ai catechisti e agli educatori giunti da ogni parrocchia della diocesi nella chiesa pescarese dello Spirito Santo: «Ma se siamo ammusoniti – aggiunge il presule – di fronte alle persone a cui vogliamo trasmettere la fede non solo con le parole, ma anche con le opere, con la preghiera e con l’impegno in mezzo al mondo, certamente qualcosa dobbiamo rivedere perché solo nella dedizione al Signore, fonte di ogni bene, possiamo avere felicità piena e duratura. Siate felici di essere catechisti, siate felici di ricevere un mandato simbolico e spirituale. Siate felici, perché la felicità è la nostra forza che sconfigge anche le potenze del male».
Potenze del male che saranno annientate nel giorno del giudizio finale di Dio, quando il Signore tornerà sulla Terra, riportato dalla pagina del libro dell’Apocalisse al centro del Vangelo della scorsa domenica: «Noi – osserva l’arcivescovo Valentinetti – troppo spesso confondiamo questa esperienza del giudizio con la paura di essere giudicati, ma non dobbiamo avere paura nel dire che saremo giudicati perché il massimo della giustizia di Dio è la misericordia e il massimo della misericordia di Dio è la sua giustizia».
Da qui l’ammonimento: «Dobbiamo avere – esorta il presule – questa saggezza di mente e di cuore per dire a tutti che se saremo vigilanti, dice il profeta Daniele, i saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento. Coloro che avranno condotto molti alla giustizia, risplenderanno come le stelle. E sapete chi sono coloro che avendo condotto molti alla giustizia, dove la parola giustizia è adoperata come giusto rapporto tra uomo e Dio, risplenderanno come il firmamento? Non inorgoglitevi, siete voi, siamo noi. Siete voi catechisti, sono i presbiteri, i diaconi, i vescovi, il Papa perché il nostro servizio è indurre molti, tutti, affinché vivano il giusto rapporto con Dio. E allora, forse, risplenderemo come lo splendore del firmamento. Che bella speranza, che bella certezza. Il Signore non ci lascia soli».
Quindi al termine dell’omelia l’arcivescovo di Pescara-Penne ha conferito il mandato: «Carissimi catechisti ed educatori – afferma monsignor Tommaso Valentinetti – l’azione pastorale della Chiesa ha bisogno della cooperazione di molti, perché le comunità e i singoli fedeli possano giungere a una maturità della fede, che annuncino costantemente con la celebrazione e con la vita. Tale cooperazione viene proposta a voi che vi dedicate al servizio della catechesi, condividendo con gli altri ciò che voi stessi avete imparato a vivere e a celebrare. Per ciascuno di voi benediciamo ora il Signore, implorando la luce e la forza dello Spirito Santo di cui avete bisogno per il compimento del vostro servizio ecclesiale. Guarda con bontà, o Padre, questi tuoi figli che si offrono per il servizio della catechesi. Confermali nel loro proposito con la tua benedizione, perché sull’ascolto assiduo della Tua Parola, docili all’insegnamento della Chiesa, si impegnino a servire i fratelli che tutti insieme servono con generosa dedizione, a lode e gloria del tuo nome, per Cristo nostro Signore».