“Dobbiamo rendere i migranti una risorsa per il territorio”
"La convenzione sottoscritta - precisa il sidaco Maragno - segue quella di alcuni mesi fa che interessava i migranti accolti nella struttura dell'Ariminum. I flussi migratori sul nostro territorio, così come in tutti i Comuni italiani, sono sempre più significativi. Dobbiamo cercare dunque di favorire in tutti i modi possibili l'integrazione. Il primo passo è quello di dare un'occasione a queste persone di mettersi al servizio della collettività"
«Dobbiamo rendere i migranti una risorsa per il territorio. Impegnarli in lavori utili per la comunità crediamo possa essere il giusto strumento». Con queste parole il sindaco di Montesilvano Francesco Maragno ha annunciato la sottoscrizione, avvenuta mercoledì mattina, del protocollo di intesa, con la Prefettura di Pescara e la Cooperativa sociale Eta Beta Srl, gestore dell’Hotel Excelsior. Un protocollo, quest’ultimo, avviato anche da altri comuni pescaresi.
Il primo cittadino e il prefetto di Pescara Francesco Provolo hanno apposto la loro firma sulla convenzione, con la quale si prevede che i migranti potranno aderire ad un patto di volontariato con il quale forniranno la propria disponibilità allo svolgimento di alcuni lavori: «Sul territorio di Montesilvano – spiega Maragno – vi sono due centri di accoglienza. Al primo, l’hotel Ariminum, si è aggiunto da alcuni mesi anche l’hotel Excelsior. La convenzione sottoscritta in questa occasione, segue quella di alcuni mesi fa che interessava i migranti accolti nella struttura dell’Ariminum. I flussi migratori sul nostro territorio, così come in tutti i Comuni italiani, sono sempre più significativi. Dobbiamo cercare dunque di favorire in tutti i modi possibili l’integrazione. Il primo passo è quello di dare un’occasione a queste persone di mettersi al servizio della collettività».
Nella convenzione si sottolinea la necessità di definire percorsi educativi di accoglienza ed integrazione a favore dei migranti ospitati nel territorio comunale, che permettano loro di conoscere il contesto sociale anche attraverso attività di volontariato a favore della comunità ospitante e che promuovano la formazione di una coscienza della partecipazione. Potranno essere impegnati nelle attività, su base libera, volontaria e gratuita, i cittadini stranieri che hanno presentato istanza per il riconoscimento della protezione internazionale e che sottoscrivano il patto di volontariato.
Il Comune dovrà individuare in sinergia con la Cooperativa i servizi che potranno essere svolti e provvederà alla formazione necessaria, alla copertura assicurativa e alla dotazione degli strumenti che dovranno essere utilizzati. La Prefettura ha inoltre istituito un tavolo tecnico di coordinamento per il monitoraggio del protocollo e per lo scambio di informazioni e la promozione di strategie di intervento. Infine la cooperativa dovrà supervisionare le attività.