Il sentiero della semplicità: il primo libro su San Nunzio Sulprizio
"In un mio momento di ricerca spirituale – racconta Edoardo De Luca, l'autore -, ho deciso quasi improvvisamente di dedicargli un libro, restando colpito dalla semplicità della sua vita soddisfatta dalla partecipazione alla messa domenicale e dal rapporto col Signore. Anche oggi, che cerchiamo costantemente di progredire, mantenere l’amore per le piccole cose ci aiuterebbe a soffrire meno quando qualcosa che desideriamo non si avvera"
È stato proprio un giovane scrittore, colpito dallo stile di vita semplice e sobrio di San Nunzio Sulprizio, a dedicare il primo libro sulle gesta del giovane santo di Pescosansonesco a seguito della sua canonizzazione, proclamata da Papa Francesco il 14 ottobre 2018 in piazza San Pietro. Si chiama Edoardo De Luca, ventiseienne di Scafa, e lo scorso 13 aprile (in occasione del 202° anniversario della nascita di San Nunzio, avvenuta il 13 aprile 1817) ha presentato l’opera “San Nunzio Sulprizio. Il sentiero della semplicità”, edita da Lupi editore, presso il Santuario di Pescosansonesco.
Il libro è stato pubblicato lo scorso 27 dicembre, a poco più di due mesi dalla canonizzazione del «nostro ragazzo», come lo aveva definito amorevolmente il Pontefice, morto al Maschio Angioino di Napoli a soli 19 anni, stroncato da una carie ossea dopo una vita scandita dalla preghiera e dalla sofferenza.
Rimasto orfano dei genitori a 6 anni era stato affidato dapprima alla nonna, che gli aveva trasmesso la fede, e, dopo la sua morte, allo zio fabbro che lo faceva lavorare nella sua bottega costringendolo a subire maltrattamenti e umiliazioni. Ferito alla caviglia è stato poi abbandonato e costretto ad una vita da mendicante, venendo scacciato anche dalla fonte di Riparossa (dove oggi sorge il santuario) per paura che la sua piaga infettasse l’acqua.
Dopo un ricovero all’Ospedale dell’Aquila, è stato quindi accolto e curato dal colonnello Wochinger fino alla morte. San Nunzio giovane, operaio, malato. Tre dimensioni esistenziali che hanno folgorato lo scrittore: «In un mio momento di ricerca spirituale – racconta De Luca -, ho deciso quasi improvvisamente di dedicargli un libro, restando colpito dalla semplicità della sua vita soddisfatta dalla partecipazione alla messa domenicale e dal rapporto col Signore. Anche oggi, che cerchiamo costantemente di progredire, mantenere l’amore per le piccole cose ci aiuterebbe a soffrire meno quando qualcosa che desideriamo non si avvera».
Nel libro, dopo la premessa, è possibile trovare la storia del santo, le foto della sua vita, le preghiere ed un capitolo dedicato a pensieri sul valore della semplicità, della spiritualità e al rispetto delle altre religioni.