VatiVision: online il servizio streaming di contenuti ispirati al messaggio cristiano
"Utilizzare strumenti e linguaggi moderni per diffondere cultura, arte e fede è l’obiettivo di VatiVision – precisa Luca Tomassini, presidente della piattaforma, il quale ha ricordato come non sia previsto un abbonamento -. Si possono acquistare i singoli contenuti desiderati, vedendoli anche offline quando si vuole"

È online VatiVision, il nuovo servizio streaming on demand di contenuti di carattere culturale, artistico e religioso ispirati al messaggio cristiano. Il clic di avvio è stato dato questa mattina dal presidente Luca Tomassini e dagli amministratori delegati, Nicola Salvi ed Elisabetta Sola: «È la prima piattaforma multidevice di contenuti multimediali ispirati al messaggio cristiano – spiega Tomassini -, rivolta a oltre un miliardo di persone nel mondo».

Sono tante le produzioni già disponibili sul portale: documentari, biografie e film, anche per la famiglia, già diffusi. Ma saranno realizzate anche produzioni originali: «Utilizzare strumenti e linguaggi moderni per diffondere cultura, arte e fede è l’obiettivo di VatiVision – precisa il presidente della piattaforma, il quale ha ricordato come non sia previsto un abbonamento -. Si possono acquistare i singoli contenuti desiderati, vedendoli anche offline quando si vuole».

Un ruolo importante, per il futuro di questo realtà, sarà quello giocato dai fruitori: «I contenuti, tutti in chiave educativa – precisano Salvi e Sola – saranno aggiornati in base ai feedback ricevuti dal pubblico. VatiVision sarà un aggregatore di contenuti eterogenei seguendo la linea del messaggio cristiano, del bello, della cultura e dell’arte. Prima di essere imprenditori, abbiamo sentito questo bisogno. Abbiamo sperimentato come la tecnologia possa diventare uno strumento di condivisione dei contenuti. Non si smette di pensare al pubblico quando si sceglie un titolo. Saranno messi a disposizione degli utenti grandi film di prestigiosi registi o piccole perle. Gran parte del prodotto sarà esclusivo».

Una piattaforma, VatiVision, che in questi giorni ha creato molta curiosità: «Da alcuni titoli dei giornali – ricorda monsignor Dario Edoardo Viganò, vice cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze – sembrava che il Vaticano fosse sbarcato su una sorta di Netflix cattolico, non è proprio così. L’aspetto più importante è che l’idea si sia coltivata in un contesto di rapporti e che VatiVision sia stato un incubatore di idee. Sono certo che saranno disponibili alcune piccole perle presenti anche nei festival che non trovano distribuzione».

Un’iniziativa apprezzata anche dal prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede: «È un’idea buona – riconosce Paolo Ruffini – che nasce da una relazione buona tra le persone. Questo è un servizio. Non c’è niente di più bello che portare a casa di chi ha bisogno di qualcosa proprio quella cosa che non è in grado di avere. L’offerta di contenuti audiovisivi c’è, ma a volte manca la capacità editoriale di intercettare domande di bellezza e di senso. Oggi c’è qualcuno che può cercare contenuti di valore. Questa piattaforma poi può creare condivisione di questi contenuti. Il compito principale di VatiVision è condividere il bello. Come dicastero condivideremo i prodotti realizzati. Siamo contenti che altri contenuti vengano trovati da VatiVision e siano messi a disposizione dei cattolici. Penso che produzioni audiovisive di cattolici possano essere messe a disposizione e interessare anche a chi cattolico non è».