Violenza sulle donne: “Essere una mano tesa che aiuta, accompagna, accoglie”
"Papa Francesco, in Amoris Laetitia – prosegue la nota dell'Ufficio nazionale di pastorale della salute Cei - ha sottolineato come tale violenza sulle donne sia una forma di “codardo degrado”, e che la “violenza verbale, fisica e sessuale che si esercita contro le donne in alcune coppie di sposi… contraddice la natura stessa dell’amore coniugale”
In occasione dell’odierna Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, anche l’Ufficio nazionale per la Pastorale della salute Cei ha diffuso una nota: «La violenza contro le donne – si legge – rappresenta un importante problema di sanità pubblica, oltre che una violazione dei diritti umani; essa ha effetti negativi a breve e a lungo termine, sulla salute fisica, mentale, sessuale e riproduttiva della vittima. Fra le conseguenze ricordiamo: isolamento, incapacità di lavorare, limitata capacità di prendersi cura di sé stesse e dei propri figli. Inoltre i bambini che assistono alla violenza all’interno dei nuclei familiari, possono soffrire di disturbi emotivi e del comportamento. Gli effetti della violenza di questo tipo si ripercuotono sul benessere dell’intera comunità, ed è pertanto necessaria una continua opera di formazione e sensibilizzazione delle coscienze».
Secondo il rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità, la violenza contro le donne rappresenta “un problema di salute di proporzioni globali enormi” e necessita pertanto di un’attenzione adeguata da parte degli Stati e del mondo associativo. Secondo i dati Istat, in Italia il 31,5% delle donne ha subìto, nel corso della propria vita, una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici.
Nel 62,7% dei casi gli stupri sono stati commessi da partner. Inoltre, in base a quanto riferisce l’Ufficio Cei guidati da don Massimo Angelelli, nei primi 5 mesi del 2020 sono state 20.525 le donne che si sono rivolte ai Centri antiviolenza: «Papa Francesco, in Amoris Laetitia – prosegue la nota – ha sottolineato come tale violenza sulle donne sia una forma di “codardo degrado”, e che la “violenza verbale, fisica e sessuale che si esercita contro le donne in alcune coppie di sposi… contraddice la natura stessa dell’amore coniugale”».
Da qui l’esortazione conclusiva dell’Ufficio nazionale per la Pastorale della salute Cei: «Ascoltare e cogliere i segnali, non lasciare sole le donne – scrive -, aiutare a denunciare e ad uscire da situazioni complesse… ogni operatore, ogni professionista, ogni cappellano, può essere quella mano tesa che aiuta, accompagna, accoglie».