Insegnamento religione cattolica: “Per un dialogo sereno con tutti”
L'insegnamento della religione cattolica "permette, inoltre – aggiungono i presuli -, di incontrare degli insegnanti professionalmente qualificati e testimoni credibili di un impegno educativo autentico, pronti a cogliere gli interrogativi più sinceri di ogni alunno e studente e ad accompagnare ciascuno nel suo personale e autonomo percorso di crescita"

Ieri la Presidenza della Conferenza episcopale italiana (Cei) ha scritto un messaggio alle famiglie italiane, in vista della scelta di avvalersi dell’insegnamento della Religione cattolica per l’anno scolastico 2022-2023: «Proprio considerando il contesto nazionale e mondiale di questi mesi – scrivono i vescovi italiani, in riferimento alla situazione pandemica -, crediamo che il valore del dialogo sereno e autentico con tutti debba essere un traguardo importante da raggiungere insieme. Avvalersi, nel proprio percorso scolastico di uno spazio formativo che faccia leva su questo aspetto, è quanto mai prezioso e qualifica in senso educativo la stessa istituzione scolastica. Una materia che, per sua natura, favorisce il dialogo e il confronto tra persone ed esperienze diverse».
In seguito la Presidenza della Cei ha fatto riferimento ad alcune espressioni, pronunciate da Papa Francesco in occasione dell’incontro sul Patto educativo globale lo scorso 5 ottobre 2021, relative allo “stretto rapporto” tra religione ed educazione: «Queste parole di Papa Francesco – osserva la Cei -, ci paiono particolarmente significative anche per esortare ciascuno di voi a scegliere l’insegnamento della religione cattolica. Aderendo a questa proposta, manifestate il vostro desiderio di conoscenza e di dialogo con tutti, sviluppato a partire dai contenuti propri di questa disciplina scolastica».
L’insegnamento della religione cattolica, tra l’altro, presenta anche un’altra peculiarità: «Permette, inoltre – aggiungono i presuli -, di incontrare degli insegnanti professionalmente qualificati e testimoni credibili di un impegno educativo autentico, pronti a cogliere gli interrogativi più sinceri di ogni alunno e studente e ad accompagnare ciascuno nel suo personale e autonomo percorso di crescita».
Infine, l’augurio di «accogliere con generosità questa occasione di crescita – conclude la Cei -, così da poter iniziare o continuare tra voi e con i vostri docenti un proficuo dialogo educativo».