Chiesa italiana: “Sia segno di unità per rispondere alle sfide del Paese”
Sul tema della sanità pubblica, i vescovi della Cei hanno espresso 'grande preoccupazione': "Sta scivolando – denotano - verso una sanità di élite che rischia di lasciare indietro chi non ha possibilità economiche e dunque è costretto a non curarsi. Allo stesso tempo, è stato rilevato il pericolo di un nuovo assistenzialismo che sembra tamponare le emergenze, ma che non risolve i problemi alla radice"
Si è conclusa ieri pomeriggio la seduta invernale del Consiglio episcopale permanente, che ha avuto luogo a Roma da lunedì 23 gennaio sotto la guida del cardinale presidente Matteo Zuppi, per riflettere innanzitutto sul ruolo della Chiesa quale “minoranza creativa” (termine che Benedetto XVI aveva usato per definire la Chiesa, ripreso dal cardinale Zuppi nella sua introduzione) ed esperienza di popolo, quindi di comunità: «Occorre rispondere alle istanze del tempo presente – osservano i vescovi – con creatività e con un impegno rinnovato di presenza nella società, senza paura di esprimersi, ma mostrando unità e favorendo la discussione sui temi cruciali per la vita delle persone, ispirati unicamente dal Vangelo. Se il termine ‘minoranza’ mette in rilievo un dato incontrovertibile, l’aggettivo ‘creativa’ apre a nuove possibilità di presenza e di impegno. La creatività, infatti, implica la libertà di parlare con coraggio, con voce profetica ispirata dal Vangelo, con una prospettiva missionaria e ripensando anche le strutture ecclesiali. Non si tratta di inventare strategie, ma di essere lievito che fermenta la massa; non di fare proseliti, ma di investire nella formazione, aiutando le persone e le Istituzioni a riflettere e a dialogare. Per questo, occorre coniugare la creatività con l’unità: davanti alla frammentazione e alle lacerazioni che rischiano di sfilacciare il tessuto sociale, la Chiesa è chiamata ad essere un segno di unità al suo interno e nel Paese. Solo così sarà possibile rispondere alle sfide attuali, soprattutto a quelle riguardanti la scuola, la salute, il lavoro e lo sviluppo».
Quindi il Consiglio permanente ha riflettuto su di alcune sfide che l’Italia è chiamata ad affrontare, a beneficio di tutti: le domande di senso, la sanità, la scuola, il Pnrr, la povertà e il fenomeno migratorio. In particolare, sul tema della sanità pubblica, i vescovi della Cei hanno espresso “grande preoccupazione”: «Sta scivolando – denotano – verso una sanità di élite che rischia di lasciare indietro chi non ha possibilità economiche e dunque è costretto a non curarsi. Allo stesso tempo, è stato rilevato il pericolo di un nuovo assistenzialismo che sembra tamponare le emergenze, ma che non risolve i problemi alla radice».
Nella consapevolezza della necessità di un maggiore coinvolgimento del popolo di Dio nella Chiesa e nella società, i presuli hanno quindi sottolineato l’importanza del Cammino sinodale che a settembre entrerà nella sua “fase sapienziale”, alla quale verrà dedicata l’Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana che si terrà a Roma dal 22 al 25 maggio prossimi. In un’ottica di prossimità alle periferie, i vescovi hanno rilanciato l’incoraggiamento a concentrare l’attenzione verso il mondo delle carceri e hanno approvato il piano di rilancio del Progetto Policoro, nato dall’intuizione di don Mario Operti per accompagnare i giovani ad assumersi responsabilità in campo sociale e lavorativo. A proposito di giovani, il Consiglio episcopale permanente si è anche aggiornato sulla partecipazione italiana alla prossima Gmg di Lisbona, in programma dal 1° al 6 agosto.
Altre comunicazioni hanno poi riguardato la proposta di approvazione della traduzione in lingua friulana della terza edizione tipica del Messale Romano, la stesura della Ratio Nationalis per la formazione nei seminari d’Italia e il concorso per l’immissione in ruolo degli insegnanti di religione cattolica nelle scuole statali. Durante i lavori, è stata presentata la proposta di ripartizione dei fondi dell’otto per mille per l’anno in corso, sono stati approvati i piani di lavoro quinquennali delle Commissioni episcopali e il calendario delle attività della Cei per l’anno pastorale 2022-2023. Inoltre, è stata convocata un’Assemblea generale straordinaria che si terrà ad Assisi dal 13 al 16 novembre 2023, provvedendo anche ad alcune nomine tra cui quella del sottosegretario Cei don Gianluca Marchetti.
Infine, per favorire il confronto sulle nuove forme di partecipazione e la costruzione di alleanze, il Consiglio episcopale permanente ha voluto dedicare la 50ª Settimana sociale dei cattolici in Italia, che si svolgerà a Trieste dal 3 al 7 luglio 2024, al tema “Al cuore della democrazia”.