Centro Adriatico: oggi proiezione di un cortometraggio con 6 ragazzi autistici
"Queste persone - spiega Peppino Polidori, presidente della Fondazione Paolo VI - vengono individuate come diversamente abili, ma noi riteniamo che siano persone con delle specialità e ci sforziamo di evidenziare queste specialità per favorire l'inserimento nella società, anche grazie a questo progetto europeo nel campo del lavoro e più precisamente nel campo culturale e turistico. Questi ragazzi sono una risorsa per il territorio"
Verrà proiettato oggi gratuitamente, per la prima volta, alle 16 presso la sala convegni del Centro Adriatico di Pescara in Lungomare Giovanni XXIII, il cortometraggio dal titolo “La polvere del tempo” che vede protagonisti sei ragazzi speciali che frequentano la Fondazione Paolo VI.
Il corto della durata di 22 minuti, presentato in questi giorni al Comune di Pescara, mostrerà alcuni luoghi del capoluogo adriatico da riscoprire. La realizzazione dell’opera rientra in un progetto della stessa Fondazione Paolo VI, dell’Acsi e del Centro di produzione teatrale Diario Di Bordo del Teatro Cavour: «Un’iniziativa – sottolinea Mariarita Paoni Saccone, presidente della Commissione Cultura del Comune di Pescara – che consente ai ragazzi di esprimere i propri talenti in campo artistico e che rappresenta un inizio, non soltanto per i protagonisti ma anche per coloro che vorranno intraprendere lo stesso percorso. Per quanto ci riguarda, come Amministrazione siamo vicini a tutte le iniziative che hanno finalità di questo genere».
Un progetto che nasce da un presupposto ben preciso: «Abbiamo voluto coinvolgere nel progetto le persone affette da disturbi dello spettro autistico – spiega l’avvocato Peppino Polidori, presidente della Fondazione Paolo VI, affiancato dalla direttrice generale, la dottoressa Elisa Di Tillio – nell’ambito di un percorso che abbiamo intrapreso da 50 anni. Queste persone vengono individuate come diversamente abili, ma noi riteniamo che siano persone con delle specialità e ci sforziamo di evidenziare queste specialità per favorire l’inserimento nella società, anche grazie a questo progetto europeo nel campo del lavoro e più precisamente nel campo culturale e turistico. Questi ragazzi sono una risorsa per il territorio».
ll cortometraggio darà la possibilità ai suoi spettatori di riscoprire una città come, forse, non l’hanno mai vista: «L’opera – illustra Giuseppe Pomponio, direttore del Teatro Cavour di Pescara – nasce dall’idea che Pescara ha molte storie da raccontare e il nostro obiettivo era quello di togliere la polvere del tempo da alcuni luoghi per farli conoscere. E così il documentario parte dal Teatro Cavour, per poi visitare la fontana di Largo Madonna, la Basilica della Madonna dei sette dolori e il fiume e quindi tornare in un percorso circolare al teatro, rendendo omaggio a Gabriele d’Annunzio. I ragazzi disabili hanno partecipato con attenzione ed è nostra intenzione coinvolgerne anche altri, per creare le basi di un progetto di inclusione. Hanno partecipato tanti attori abruzzesi».
Francesco Albanese, uno dei tutor dell’iniziativa, ha ricordato che questo «è un progetto di inclusione – conclude – che passa per il teatro sociale e dopo la formazione di gruppo, è stato realizzato il cortometraggio che mira anche a valorizzare i luoghi poco conosciuti della città».
Prossimamente avranno luogo altre proiezioni del documentario, una delle quali presso il Teatro Cavour nel periodo di Natale.
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