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Conclave: oggi l’extra omnes con la prima votazione per il nuovo Papa

Il candidato Papa per essere eletto dovrà raggiungere la maggioranza dei due terzi dei voti, ovvero 89 preferenze. Dopo la 33ª o 34ª votazione, qualora non si fosse ancora raggiunto il quorum necessario per l’elezione del nuovo Papa, si procederà al ballottaggio tra i due candidati (i quali non potranno votare), che avranno ottenuto il maggior numero dei voti nello scrutinio precedente. Anche in questo caso, però, il candidato Pontefice dovrà raggiungere i due terzi dei voti per essere eletto ufficialmente.

Tutto quello che c’è da sapere sulle procedure per l’elezione del 267° Papa della Chiesa cattolica

La Cappella Sistina allestita per ospitare il Conclave - Foto: Vatican media/Sir

Le procedure relative alla votazione e all’elezione del 267° Papa della Chiesa cattolica inizieranno oggi (16° giorno dalla morte del Papa, come previsto dalla costituzione apostolica “Universi Dominici Gregis” la quale stabilisce che il Conclave inizi tra il 15° e il 20° giorno dalla morte del Pontefice) alle ore 10 con la celebrazione della santa messa “pro eligendo Romano Pontifice”presieduta dal cardinale decano del Collegio cardinalizio Giovanni Battista Re nella basilica di San Pietro (trasmessa in diretta da Radio Speranza InBlu, in collegamento con InBlu 2000 e Radio Vaticana).

Il cardinale Pietro Parolin presiederà il Conclave

Alle 16.30, invece, inizierà il Conclave (dal latino “cum clave” che significa “con la chiave”) per l’elezione del nuovo Pontefice, quando i 133 cardinali elettori (con età inferiore agli 80 anni) entreranno nella Cappella Sistina con il sottofondo del canto “Veni, creator Spiritus”, giureranno segretezza sulla Bibbia. Quindi il mastro delle celebrazioni pontificie monsignor Diego Ravelli, pronuncerà la famosa frase “Extra omnes” (fuori tutti) seguita meditazione di padre Raniero Cantalamessa, predicatore emerito della Casa Pontificia, e dalla fase elettiva vera e propria.

Da quel momento sarà il cardinale camerlengo di Santa Romana Chiesa Kevin Joseph Farrel che, insieme a tre assistenti pro-tempore, controllerà la correttezza delle operazioni. Sarà invece il cardinale più anziano di nomina Pietro Parolin a presiedere i lavori del Conclave. Oggi pomeriggio avrà luogo una prima votazione, mentre da domani avverranno due votazioni al mattino e due al pomeriggio.

Il montaggio del comignolo sulla Cappella Sistina – Foto: Siciliani-Gennari/Sir

Gli esiti delle votazioni verranno resi noti mediante le famose “fumate”, sprigionate dal comignolo montato sul tetto della Cappella Sistina, collegato a due stufe (nella prima verranno bruciate le schede al termine dello spoglio, mentre nella seconda verranno bruciate le sostanze pirotecniche che produrranno il fumo bianco – in caso di elezione – o nero in caso di mancata elezione). Ci saranno due fumate al giorno: la prima, intorno alle 12, sintetizzerà l’esito delle due votazioni del mattino; la seconda, intorno alle 19, sintetizzerà l’esito delle due votazioni pomeridiane. In caso di elezione alla prima delle due votazioni, la fumata bianca verrà anticipata rispettivamente alle 10.30 e alle 17.30.

Il candidato Papa per essere eletto dovrà raggiungere la maggioranza dei due terzi dei voti, ovvero 89 preferenze. Dopo la 33ª o 34ª votazione, qualora non si fosse ancora raggiunto il quorum necessario per l’elezione del nuovo Papa, si procederà al ballottaggio tra i due candidati (i quali non potranno votare), che avranno ottenuto il maggior numero dei voti nello scrutinio precedente. Anche in questo caso, però, il candidato Pontefice dovrà raggiungere i due terzi dei voti per essere eletto ufficialmente.

La Stanza delle lacrime

Raggiunti i voti necessari, il cardinale anziano Pietro Parolin si avvicinerà al candidato prescelto chiedendogli se accetta o meno l’elezione (sarà il cardinale Fernando Filoni a rivolgere la domanda, qualora il prescelto fosse lo stesso cardinale Parolin). Dopo la fumata bianca, passeranno tra i 45 e i 60 minuti (nel frattempo il Papa eletto andrà ad indossare i nuovi paramenti nella “Stanza delle lacrime”, per poi tornare nella Cappella Sistina a ricevere gli omaggi dei cardinali) prima che il cardinale protodiacono Dominique Mamberti pronuncerà la celebre frase “Habemus Papam”, seguita dalla presentazione e del saluto al pubblico del nuovo Papa.

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Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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