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Il turismo fa miracoli

Decollato il primo volo Pescara-Mostar con collegamento per Medjugorje

Sabato 17, alle ore 16.30, è partito il primo volo che collega Pescara con la Bosnia Erzegovina, ad accoglierlo le majorette e le autorità di Mostar. Domani si replica. I posti nei primi due voli sono stati venduti nel giro di poche ore e sono pochi, pochissimi, quelli rimasti nei collegamenti bisettimanali previsti fino a ottobre. Il motivo principale ­– che ha spinto l’Abruzzo ha tentare questa joint-venture con Mostar e la Bosnia Erzegovina a preferire l’aeroporto di Pescara, rispetto a quello di Ancona e Bari – è stata la previsione dei buoni introiti che dovrebbero arrivare dal turismo religioso. I pellegrini diretti a Medjugorje – la città delle apparizioni della Madonna – che in un anno sfiorano circa i due milioni, non dovranno più affrontare lunghi viaggi in nave e pullman, o partire da Roma, ma potranno decollare da Pescara, beneficiando dei vantaggi di tempo e traffico che offre un aeroporto minore, atterrando dopo un’ora nell’ancora più piccolo aeroporto di Mostar. I pellegrini troveranno i pullman della Cerrano tour e di Itinera (l’associazione culturale specializzata in voli religiosi) ad accoglierli fuori dal terminal, per partire alla volta del santuario e dei luoghi di preghiera, distanti appena 20 chilometri. I pacchetti turistici prevedono quattro o sette giorni di visite (Sarajevo è a 200 chilometri). Nel frattempo, le due delegazioni abruzzese e bosniaca lavorano per allungare i collegamenti fino alla fine dell’anno, con l’obiettivo di farli diventare voli di linea da marzo 2012.

Si è iniziato, con successo, dal turismo religioso, ma l’obiettivo è stringere veri e propri rapporti commerciali che consentano all’Abruzzo, da una parte, di entrare nel mondo imprenditoriale dei Balcani, un buon mercato per risollevarsi dall’attuale crisi delle sue imprese. La Bosnia Erzegovina, dall’altra parte, guarda all’Abruzzo come ad un buon e vicino alleato commerciale dei cui vantaggi giovarsi, soprattutto fra qualche anno, se la Bosnia Erzegovina entrerà a far parte dell’Unione Europea e se nel 2021, a Mostar, si svolgeranno i Giochi del Mediterraneo per i quali è candidata.

Il turismo fa bene alla religione o la religione al turismo? A riguardo, pochi giorni fa, Benedetto XVI, alla vigilia del suo viaggio in Germania, con la Sua solita franchezza ha avvertito: «Tutto ciò non è turismo religioso, e meno ancora uno ‘show’. Dovrebbe trattarsi del fatto che Dio torni nel nostro orizzonte, questo Dio così spesso totalmente assente, del quale però abbiamo tanto bisogno».