La Chiesa: un valido interlocutore
Secondo il 17% degli italiani, le indicazioni della Chiesa rispetto alla morale devono essere sempre seguite mentre il 61%, rispondendo alla stessa domanda, afferma che debbano essere ascoltate con attenzione, ma che poi ognuno si debba regolare secondo coscienza. Questi ultimi, sono tra i risultati più rilevanti presentati ieri a Roma da Nando Pagnoncelli, responsabile dell’Istituto di ricerca Ipsos che negli ultimi due mesi ha condotto un sondaggio, per conto della Fondazione Achille Grandi sul tema “Cattolici e politici in Italia. Astensionismo e impegno”.
I risultati dell’inchiesta, che ha sondato l’opinione di circa un migliaio di italiani 200 dei quali dichiaratisi cattolici assidui, sono stati presentati nella sede della Fondazione, alla presenza del Ministro della Cooperazione Andrea Riccardi, di Andrea Olivero, presidente delle Acli, di Lucia Annunziata, giornalista Rai, tutti coordinati dal presidente della Fondazione Michele Rizzi: «La Chiesa – ha osservato il presidente della Fondazione Achille Grandi – è ciò che di più solido esiste nel paese, ma ciò non significa che i cattolici, oggi, vogliano una rappresentanza politica unitaria. Lo indicano solo il 7% degli interpellati. Invece, un’attenzione più consistente per la nascita di un movimento politico intermedio che possa parlare alle classi politiche e imprenditoriali, nonché ai cittadini, risulta l’opzione più apprezzata: lo vogliono il 27% degli intervistati, percentuale che sale al 42% tra i praticanti impegnati».
L’analisi dell’Ipsos su cattolici e politica, ha tratto spunto dai dati attestanti la pratica religiosa oggi in Italia, che vede il 12,8% del campione praticanti impegnati, il 20% scarsamente impegnati, il 37,5% praticanti saltuari, l’11,6% non praticanti, il 15,6% non credenti e il 2,5 di altre religioni. Partendo da questi dati, il sondaggio ha poi approfondito il parere degli italiani, sulle indicazioni della Chiesa su temi etici e morali, chiedendo anche in relazione a “comportamenti coerenti ai politici cattolici”. Su questo punto, il 21% degli intervistati reputa giuste le richieste della Chiesa, mentre il 32% ritiene che sia gusto, ma che opinioni diverse vadano rappresentate.
Inoltre, il 43% pensa sia sbagliato, in quanto la Chiesa si trasforma in una specie di organizzazione politica. Secondo il 47% degli intervistati, ancora, la politica dev’essere laica, sapendo trovare la sintesi tra i valori cattolici e le diverse culture, al contrario il 16% considera necessario affermare con più forza i valori cattolici nella politica italiana. C’è, infine, un’opinione netta riguardo alla possibilità della nascita di un partito di cattolici: infatti, il 62% degli intervistati ritiene l’idea sbagliata in quanto religione e politica non vanno confuse, mentre il 9% richiede una forza che li rappresenti.