"Si tratta di vivere concretamente le beatitudini - sostiene il cardinale Bassetti -, e dire ai giovani “Guarda che la tua sorte mi interessa, per quanto mi è possibile denuncio il male che ti è fatto e soprattutto. La tua lotta è la mia lotta, e la mia solidarietà, assieme a te, è capace di sviluppare dinamiche creative incredibili”. Questi giovani hanno diritto di sapere, dalla Chiesa, che chi trasforma il loro posto di lavoro in una trincea quotidiana fa l’opera del demonio, non quella di Dio"
«Noi non vogliamo essere considerati vittime della mafia - ha affermato la Chinnici parlando della sua famiglia - noi siamo superstiti che a schiena dritta e testa alta vogliono continuare il lavoro di mio padre».