"Anche qui a Pescara, da molti anni - ricorda Gilberto Grasso -, la Comunità è amica e compagna di tanti senza dimora di cui conosciamo la storia. Per questo vogliamo ricordare i nomi di tanti, fra loro, che non sono più qui tra noi. La morte di ciascuno di loro è una ferita per tutti noi. La nostra presenza qui vuole essere un segno di fedeltà all’amicizia per tutti coloro che, in questa città, vivono in una condizione difficile senza casa e, spesso, senza affetti"
"Che sia la lettura del testo della Scrittura - raccomanda l'arcivescovo Valentinetti -, la lettura di un fatto importante o di altri testi che richiamano la vita dell’anima, l’importante è annunciare Gesù e annunciarlo a 360 gradi. Non annunciare solo la risurrezione, ma annunciare la nascita, la vita, la passione, la morte e la risurrezione di Gesù"