"Con l’inverno appena iniziato e i continui attacchi alle infrastrutture civili che lasciano la popolazione senza acqua, elettricità e riscaldamento – avverte Simone Garroni, direttore di Azione contro la fame in Italia –, i bisogni continueranno ad aumentare e sarà necessario sostenere a lungo termine le capacità delle organizzazioni umanitarie, non solo in Ucraina ma anche nei Paesi limitrofi. Nel potenziare la nostra risposta di emergenza, e auspicando che si giunga presto alla cessazione del conflitto, facciamo ancora una volta appello a tutte le parti affinché la fame non venga usata come arma di guerra, come previsto dalla risoluzione 2417 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite"
"Nonostante i progressi registrati negli ultimi 20 anni – osserva Valerio Neri, direttore generale di Save the children -, il lavoro è tutt’altro che compiuto. Sono ancora troppi i bambini che continuano a essere privati dell’infanzia che meritano e che soffrono terribilmente a causa di guerre, povertà, cambiamenti climatici. È fondamentale che i leader mondiali facciano ancora di più e mettano in campo ogni sforzo possibile, perché nessun bambino al mondo venga più lasciato indietro"
L'antidoto è il giornalismo certificato: "Saper trasmettere - precisa Vania De Luca, presidente dell'Ucsi - la certezza della veridicità e credibilità dell’informazione che si propone, che non può essere messa sullo stesso piano di quella fonti non certificate. Su grandi temi come il lavoro ma soprattutto le migrazioni, la percezione che si ha del fenomeno è molto diversa dalla realtà. Solo soggetti accreditati possono fare la differenza"
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