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Anziani sempre più poveri, sempre più soli

Lo rivela il quinto Rapporto Filo d’argento dell’Auser: il 5,8% della popolazione è composto da anziani, mentre il 55% vive con un reddito inferiore ai 1000 euro mensili

Gli anziani sono sempre più a rischio solitudine e povertà. Sono queste le due gravi emergenze sociali che emergono dal quinto Rapporto nazionale sul Filo d’argento, il servizio di telefonia sociale dell’Auser, presentato ieri mattina a Roma. Dal dossier, dunque, è possibile riscontrare dati di fatto come l’isolamento fisico e relazionale, i redditi bassi e la povertà che investono fasce sempre più ampie di over 65.

Michele Mangano, presidente Auser

Gli anziani, secondo il Rapporto, sono sempre più soli specialmente nelle grandi città del nord, vivono una quotidianità difficile e faticosa e inoltre devono fare i conti con la disgregazione delle reti parentali ed amicali, oltre che con i ridotti servizi socio assistenziali garantiti dagli enti locali. Solo l’anno scorso, sono stati seguiti quasi 450mila anziani dai volontari del Filo d’argento, con un incremento del 3,5% rispetto all’anno prima, mentre i servizi rivolti agli utenti sono giunti a quota 2milioni e 360mila, con una crescita del 7,3% rispetto al 2010.

Non va poi dimenticato che il 2011 è stato anche l’anno delle emergenze sociali e degli esclusi: «Stanno crescendo moltissimo – ha osservato Michele Mangano, presidente nazionale dell’Auser – i bisogni espressi soprattutto dagli anziani più fragili e purtroppo siamo in presenza di un arretramento dei servizi socio assistenziali pubblici, un fatto drammatico e inaccettabile, che mette il volontariato in una condizione di dover non integrare i servizi, ma sostituire». E la crisi, quando si abbatterà sul sistema sanitario, potrebbe incidere nettamente a sfavore delle persone non autosufficienti: «È giusto – ha proseguito il presidente – razionalizzare e combattere gli sprechi e i privilegi, ma non devono essere colpiti i cittadini anziani bisognosi di cure e assistenza».

Un volontario assiste un'anziana a Pescara

Del resto, l’Italia è un Paese che invecchia sempre di più con gli over 80 che ormai hanno raggiunto il 5,8% della popolazione. Ma tra tutte le regioni, è la Liguria ad essere la più vecchia con gli over 55 che sono il 40% dei residenti. Mentre è il 30% degli anziani ultrasessantacinquenni che vive da solo, per il 37,5% composto da donne e per il 14,5% da uomini. E in regioni quali Valle d’Aosta, Piemonte, Trentino Alto Adige, Liguria e Sicilia, la quota di donne anziane che vivono sole supera la soglia del 40%: «Il sistema di protezione sociale – ha precisato l’Auser – si rivela fortemente inadeguato anche alla luce delle recenti misure varate con il decreto “Salva Italia”: nel 2011 ben il 55% degli anziani italiani è costretto a vivere con un reddito inferiore ai 1000 euro al mese. Tra questi il 25% non raggiunge neanche i 500 euro. Almeno 4 miliardi di euro di prestazioni sociali a favore degli anziani sono stati “bruciati”».

In particolare, ad essere più richiesti ai volontari del Filo d’argento, sono richiesti servizi quali la compagnia telefonica, ma anche a domicilio e per uscire, il trasporto per visite, controlli medici e altre attività, fino all’aiuto relazionale e per piccoli interventi domiciliari, la consegna della spesa e dei farmaci.

About Davide De Amicis (4378 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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