Anziani sempre più poveri, sempre più soli

Gli anziani sono sempre più a rischio solitudine e povertà. Sono queste le due gravi emergenze sociali che emergono dal quinto Rapporto nazionale sul Filo d’argento, il servizio di telefonia sociale dell’Auser, presentato ieri mattina a Roma. Dal dossier, dunque, è possibile riscontrare dati di fatto come l’isolamento fisico e relazionale, i redditi bassi e la povertà che investono fasce sempre più ampie di over 65.
Gli anziani, secondo il Rapporto, sono sempre più soli specialmente nelle grandi città del nord, vivono una quotidianità difficile e faticosa e inoltre devono fare i conti con la disgregazione delle reti parentali ed amicali, oltre che con i ridotti servizi socio assistenziali garantiti dagli enti locali. Solo l’anno scorso, sono stati seguiti quasi 450mila anziani dai volontari del Filo d’argento, con un incremento del 3,5% rispetto all’anno prima, mentre i servizi rivolti agli utenti sono giunti a quota 2milioni e 360mila, con una crescita del 7,3% rispetto al 2010.
Non va poi dimenticato che il 2011 è stato anche l’anno delle emergenze sociali e degli esclusi: «Stanno crescendo moltissimo – ha osservato Michele Mangano, presidente nazionale dell’Auser – i bisogni espressi soprattutto dagli anziani più fragili e purtroppo siamo in presenza di un arretramento dei servizi socio assistenziali pubblici, un fatto drammatico e inaccettabile, che mette il volontariato in una condizione di dover non integrare i servizi, ma sostituire». E la crisi, quando si abbatterà sul sistema sanitario, potrebbe incidere nettamente a sfavore delle persone non autosufficienti: «È giusto – ha proseguito il presidente – razionalizzare e combattere gli sprechi e i privilegi, ma non devono essere colpiti i cittadini anziani bisognosi di cure e assistenza».
Del resto, l’Italia è un Paese che invecchia sempre di più con gli over 80 che ormai hanno raggiunto il 5,8% della popolazione. Ma tra tutte le regioni, è la Liguria ad essere la più vecchia con gli over 55 che sono il 40% dei residenti. Mentre è il 30% degli anziani ultrasessantacinquenni che vive da solo, per il 37,5% composto da donne e per il 14,5% da uomini. E in regioni quali Valle d’Aosta, Piemonte, Trentino Alto Adige, Liguria e Sicilia, la quota di donne anziane che vivono sole supera la soglia del 40%: «Il sistema di protezione sociale – ha precisato l’Auser – si rivela fortemente inadeguato anche alla luce delle recenti misure varate con il decreto “Salva Italia”: nel 2011 ben il 55% degli anziani italiani è costretto a vivere con un reddito inferiore ai 1000 euro al mese. Tra questi il 25% non raggiunge neanche i 500 euro. Almeno 4 miliardi di euro di prestazioni sociali a favore degli anziani sono stati “bruciati”».
In particolare, ad essere più richiesti ai volontari del Filo d’argento, sono richiesti servizi quali la compagnia telefonica, ma anche a domicilio e per uscire, il trasporto per visite, controlli medici e altre attività, fino all’aiuto relazionale e per piccoli interventi domiciliari, la consegna della spesa e dei farmaci.