"Il pronunciamento dell’organo consultivo del Consiglio d’Europa - accusa il ginecologo Filippo Maria Boscia - mira a scardinare il diritto all’obiezione di coscienza. Si è obiettori per ragioni morali o deontologiche, ma molti lo diventano, magari dopo avere praticato con convinzione aborti per anni, perché esplodono, per ribellione di fronte ai volti sofferenti di tante donne che poi vengono lasciate sole, per una sorta di burn out e di sindrome della distruzione della vita che si manifesta in chi invece, come il medico, la vita dovrebbe proteggerla"
"La piena unità alla quale aneliamo è un dono di Dio. Possa nostro Signore aiutarci a essere pronti ad abbracciare questo dono attraverso la preghiera, la conversione interiore e l’apertura a cercare e a offrire perdono"
Il 12,1% degli studenti italiano è stato testimone del consumo di stupefacenti da parte di coetanei o addirittura di episodi di spaccio di droga all'interno delle aree scolastiche. Il 23,6% dei giovani ha dichiarato di aver assistito ad atti di discriminazione tra gli alunni; il 15,7%, inoltre, ha assistito con frequenza a comportamenti discriminatori da parte dei docenti e dei dirigenti: "Nel contesto scolastico – rileva Pierpaolo Triani, docente di scienze della formazione all’Università Cattolica del Sacro Cuore – non mancano, come in ogni ambiente sociale, le difficoltà e le criticità. Accanto all’attenzione si può trovare il disinteresse, al rispetto la prepotenza, al dialogo la chiusura alle ragioni dell’altro, all’osservanza delle regole il tentativo di eluderle, alla collaborazione l’imposizione"
"La situazione in cui il mondo si trova – spiega Russo – è causata certo dal virus, ma anche da decenni di politiche governative divisive e ostili che hanno vilipeso il valore della dignità umana e i diritti umani. La pandemia è solo la cartina di tornasole. Non andrà tutto bene se non saranno prese decisioni drastiche politiche nel gestire la cosa pubblica"