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L’arte riscopre il fiume Pescara

In tanti, ieri, hanno riscoperto il fascino del fiume visitando le opere esposte al “Pescara River Day”

La zattera realizzata dagli alunni della Scuola Media Mazzini

Ieri il fiume Pescara è tornato ad essere finalmente protagonista della città che porta il suo nome grazie alla seconda edizione del “Pescara River Day- Liberare il fiume”, una manifestazione promossa  dall’associazione “Mila donnambiente” e organizzata da un comitato di 19 associazioni pescaresi, ambientaliste e sociale, che hanno trasformato il parco fluviale cittadino, nel tratto compreso tra Pescara vecchia ed il cementificio, in un museo a cielo aperto nel quale visitare suggestive opere di “land art”: la cosiddetta arte del territorio, consistente nella realizzazione di installazioni artistiche utilizzando tutto il materiale che riserva lo spazio circostante.

La "finestra sul fiume" realizzata dagli studenti di Architettura

Ne è stato un esempio la statua dal titolo “Il pescatore”, costituita da un’armatura di legno ed edera legati insieme da filo di iuta, intento a pescare sulla riva del fiume: «Quest’opera – ha spiegato l’autore Antonio Di Camplivuole essere un auspicio affinché questo posto possa tornare agli antichi splendori, riacquisendo vitalità e uscendo dall’attuale stato di abbandono». Molte altre, però, sono state le opere realizzate soprattutto grazie al contributo degli alunni delle scuole pescaresi, come i ragazzi della terza E della Scuola Media Mazzini che hanno realizzato una zattera.

Edvige Ricci, fondatrice "Mila donnambiente"

È stato, invece, un lavoro più complesso quello compiuto dagli studenti del Dipartimento di Architettura dell’università D’Annunzio, diretto dal professor Carlo Pozzi, i quali hanno dato vita ad un “flusso di sguardi” per ascoltare, osservare, riflettere e immaginare il fiume e la città: «Il nostro percorso – ha raccontato Valeria Marzano, tutor degli studenti – ha avuto inizio laddove la pista ciclabile finisce e inizia il brecciato, dove termina il fiume d’asfalto della città e inizia quello della natura, dove abbiamo idealmente realizzato una porta a cui seguivano più finestre per osservare meglio la città ed il fiume, da vedere come un punto di forza e non come un ostacolo».

Uno spettacolo ammirato da tanti pescaresi: «Abbiamo dimostrato – ha concluso Edvige Ricci, fondatrice dell’associazione “Mila donnambiente” – che questo luogo va riscoperto e vissuto, creando una coscienza civica che obblighi le istituzioni a conservarne la bellezza».

About Davide De Amicis (4555 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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