“Il mondo ha bisogno di giovani come voi”

Dopo la giornata di riposo di ieri, oggi per Papa Francesco inizieranno gli impegni ufficiali di questa ventottesima Giornata mondiale della gioventù di Rio de Janeiro. Il Santo Padre, infatti, questa mattina si recherà in visita al Santuario mariano di Aparecida, uno dei luoghi più importanti al mondo per la devozione alla Vergine, dove presiederà la Santa Messa. Rientrando poi a Rio visiterà anche il nuovo ospedale dedicato a San Francesco d’Assisi, inaugurando il nuovo Polo di attenzione integrale alla salute mentale destinato soprattutto alla cura dei giovani tossicodipendenti, al recupero da forme di psicosi violente e dall’alienazione sociale.
Ma tornando alla giornata di ieri, la pioggia copiosa che si è abbattuta sulla metropoli carioca, in serata, non ha impedito a 500 mila giovani di stringersi intorno a monsignor Orani João Tempesta, arcivescovo di Rio de Janeiro, per la Messa di apertura della Gmg nella splendida cornice della spiaggia di Copacabana. Così, calata la notte, il gigantesco palco bianco sovrastato da una grande croce celeste, si è illuminato con tutti i colori della bandiera brasiliana. Ed è stato proprio lo spirito carioca a caratterizzare l’intera funzione. I canti, lo sventolio delle bandiere di tutti i Paesi del mondo e la festa che ha preceduto la solenne liturgia, hanno quindi lasciato il posto al raccoglimento segnato dall’arrivo della Croce e dell’immagine della Vergine della Gmg, portate in processione da una rappresentanza dei giovani provenienti dai cinque continenti.
Prima che la Santa Messa iniziasse, si è pregato per i giovani disoccupati, per le vittime dell’incendio in una discoteca brasiliana, per il massacro dei bambini di strada della Candelaria e per la giovane francese morta in un incidente in Guyana mentre si stava recando a Rio per la Gmg. Arrivando poi all’omelia monsignor Tempesta, riprendendo il tema della giornata “Andate e fate discepoli tutti i popoli”, ha invitato i giovani ad essere missionari: «Rio – ha esordito il presule – questa settimana diventa il centro della Chiesa, viva e giovane. Siete venuti da diversi parti del mondo per poter condividere insieme la fede e la gioia di essere discepoli e missionari in tutte le nazioni. Ovunque l’entusiasmo giovanile ci dimostra il volto giovane dei cristiani, che vuole unire la testimonianza di una vita autentica e cristiana alla dimensione sociale del Vangelo. Siamo chiamati ad essere protagonisti di un mondo nuovo. Sono sicuro che farete ciò nelle vostre città e Paesi. Il mondo ha bisogno di giovani come voi».
L’assemblea dei giovani è successivamente esplosa in un lungo applauso, quando l’arcivescovo di Rio de Janeiro ha ricordato che la Provvidenza ha voluto che questa Gmg fosse destinata, per la seconda volta, a svolgersi in America Latina a 26 anni dalla precedente e che, allo stesso tempo, fosse anche luogo di accoglienza del primo viaggio apostolico del primo Papa latinoamericano della storia, ovvero Papa Francesco che domani sera, nello stesso scenario di Copacabana, verrà accolto da tutti loro. Ricordando, inoltre, la splendida accoglienza riservata dai giovani brasiliani ai loro coetanei giunti da ogni parte del mondo, monsignor Tempesta ha sottolineato che esiste una rivoluzione dell’amore in questo momento: «Per noi – ha spiegato l’arcivescovo carioca – l’altro è Cristo. L’altro è nostro fratello! Che ciò possa risuonare in tutto il mondo!».
Monsignor Tempesta ha, infine, affidato tutti i giovani alla Vergine Maria per ricevere il Cristo da Lei presentato: «Possiate camminare per il mondo – ha invocato monsignor Orani João Tempesta – come discepoli missionari di una nuova evangelizzazione, protagonisti di un mondo nuovo, come sentinelle del domani per risvegliare la speranza di una nuova alba: Cristo è Risorto e cammina davanti a noi!».
Papa Francesco, ieri sera, ha invece seguito in televisione dalla sua residenza di Sumaré la Messa di apertura della Gmg restando impressionato dalla partecipazione dei giovani, che sarebbe potuta essere maggiore se non si fosse verificato un black-out alla metropolitana che ha impedito a molti l’arrivo sulla spiaggia di Copacabana. Per quanto concerne, invece, i prossimi appuntamenti nei prossimi tre giorni saranno circa 250 i vescovi, provenienti dai cinque continenti, a tenere delle catechesi sul tema della missionarietà in diversi luoghi di Rio: dalle zone metropolitane alle favelas, in chiese, palestre, campi sportivi e centri sociali.
Ieri mattina, il Papa ha celebrato una Messa nella cappella della sua residenza a Sumaré senza che si verificassero dei fuori programma. Tra l’altro, sempre a causa del maltempo, anche il cardinale Tarcisio Bertone ha dovuto rinunciare alla cerimonia di presentazione della medaglia commemorativa del viaggio del Papa alla Gmg al Corcovado: «La medaglia – ha sottolineato il segretario di Stato Vaticano – presenta l’immagine di Papa Francesco, allegro e sorridente, che mostra la sua vicinanza al popolo, e la semplicità dei suoi gesti che hanno conquistato il mondo intero».