"Già ci troviamo in una nazione provata, povera, con gravi difficoltà economiche e di lavoro, e il terremoto è ancora un’altra prova per questo Paese - sottolinea Padre Antonio Leuci, direttore di Caritas Albania -. Siamo però fiduciosi che gli albanesi sapranno rialzarsi in piedi, come abbiamo sempre fatto"
Il business del mercimonio umano, così evidente a chiunque - sottolinea don Aldo Buonaiuto, sacerdote della Comunità Giovanni XXIII - non si può trasferire nelle casse di uno Stato che rischia di diventare il “pappone” di giovani donne che, per vari motivi, sono costrette in prostitute. Invece di prospettare investimenti sui più deboli, bisognerebbe innanzitutto lottare al fine di contrastare, sia i vari racket della prostituzione che i clienti"